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Analfabetismo e abbandono scolastico: come arginare queste piaghe sociali?

lentepubblica.it • 13 Settembre 2017

analfabetismo abbandono scolasticoL’Istruzione rappresenta uno dei cardini della nostra società e, spesso e volentieri, si dà per scontato che essa sia alla portata di tutti i cittadini alle stesse condizioni. Invece nel Mondo la realtà è tristemente diversa.


L’analfabetismo è l’incapacità di leggere e scrivere, dovuta per lo più a una mancata istruzione o a una pratica insufficiente. L’UNESCO lo definisce dal 1958 come la condizione di “una persona che non sa né leggere né scrivere, capendolo, un brano semplice in rapporto con la sua vita giornaliera”.

 

Se nel mondo occidentale ormai (a parte piccole sacche residue) è considerato come un problema superato da decenni, nei paesi in via di sviluppo o in quelli sottosviluppati esso rappresenta una spaventosa realtà, suffragata da percentuali di scolarizzazione carente o pressoché inesistente in parecchie nazioni.

 

Secondo l’indice eAtlas of Out-of-School Children, elaborati dall’Institute for Statistics dell’UNESCO c’è un’attuale spaventosa quantità di bambini che non hanno alcuna istruzione nel mondo. L’UNESCO stima che al mondo il numero di analfabeti sia di 781 milioni di adulti. Sono invece circa 264 milioni i bambini e giovani che non vanno a scuola in tutto il mondo.

 

Il totale è così ripartito:

 

  • 61 milioni di bambini in età per la scuola primaria o elementare;
  • 62 milioni di giovani adolescenti in età per la scuola secondaria di primo grado o media;
  • 141 milioni di giovani in età per la scuola secondaria di secondo grado o superiore.

 

Oltre la metà vive nei Paesi dell’Africa sub-sahariana e soprattutto nelle zone rurali. I dati possono essere consultati nella sottostante mappa interattiva.

 

I paesi per porre un freno a questo disagio globale si sono impegnati a raggiungere un nuovo obiettivo ambizioso per il 2030: “assicurare che tutti i giovani e una parte sostanziale di adulti, uomini e donne, raggiungano l’alfabetizzazione, sappiano leggere e scrivere e far di conto”.

 

Poiché l’alfabetizzazione è fondamentale per debellare la povertà, annientare la mortalità infantile e prenatale, arrestare la crescita della popolazione, raggiungere la parità di genere, perseguire lo sviluppo sostenibile ed assicurare pace e democrazia.

 

Per tutta questa serie di nobili motivazioni è stata proclamata sin dal 1975 la Giornata internazionale per l’alfabetizzazione, scelta come cadenza annuale nella giornata dell’8 Settembre. Questo grande evento pone l’accento sull’importanza dell’istruzione per giovani, ragazzi e bambini abbandonati a se stessi in questi indigenti angoli di mondo.

 

In questo senso rivestono un’importanza fondamentale anche i dati condivisi da ActionAid Italia che, per ricordare l’importanza del messaggio lanciato dalla Giornata Internazionale dell’Alfabetizzazione, pubblica un’infografica dedicata a questa emergenza e alle conseguenze ad essa correlate.

 

Ma il compito dell’associazione, mettendo nero su bianco questi numeri sconcertanti, è quello di scuotere le coscienze dei cittadini agiati del mondo sviluppato. Come si può contribuire, infatti, per troncare alla radice quest’immane urgenza dell’istruzione negata?

 

Ognuno di noi può collaborare a questo cambio di passo: uno dei modi può essere ad esempio l’adozione a distanza, un atto di solidarietà che si concretizza in un contributo periodico volto a supportare in modo considerevole la frequenza scolastica e lo sviluppo educativo del bambino. Facendo ciò si può regalare un futuro e la possibilità di scampare ad un pericolo concreto di povertà ed emarginazione per giovani che, in caso contrario, hanno un futuro già segnato.

 

20170904_actionaid_istruzione_infografica

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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