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Nuovi prodotti finanziari: le criptovalute

lentepubblica.it • 20 Settembre 2017

criptovalute-bitUna novità di rilievo nel panorama economico che ha fatto la propria comparsa già da qualche mese. Le criptovalute hanno da subito destato attenzione e curiosità tra gli utenti; ma ci hanno messo un po’ di tempo a raggiungere il livello di notorietà che hanno toccato ultimamente.


 

Merito soprattutto di una moneta virtuale in particolare, quella più nota e comunemente scambiata, ovvero il Bitcoin; a ridosso dell’estate, era agosto per la precisione, questa criptovaluta ha coronato un percorso di crescita durato anni arrivando a superare la soglia psicologica dei 5 mila dollari di valore. Un record assoluto che ha fatto gridare al miracolo e come sempre in questi casi, soprattutto grazie all’intermediazione della rete, in poche ore ha fatto il giro del mondo. Ma le criptovalute non sono solo il Bitcoin e sono ormai presenti in molti portafogli di investimento degli utenti.

 

Da definizione una criptovaluta è una moneta virtuale, in formato digitale, che si diffonde tramite internet; non quindi una banconota né una moneta fisica, bensì un codice crittografato che cui si decide di dare un valore e che può essere utilizzato per effettuare pagamenti. Sul mercato oggi sono realmente tanti, sulla scia del successo del Bitcoin, come si può vedere dalla guida sulle criptovalute di Migliorbrokerforex.net.

 

Tra le più note acquistabili sul mercato possiamo elencare l’Ethereum, l’Ethereum Classic, il Litecoin, il Ripple, il Monero. Ovviamente non tutte stanno riproponendo il percorso trionfale del Bitcoin, come normale che sia. D’altra parte una novità ha sempre bisogno di un elemento che funzioni come detonatore, che faccia da apripista per gli altri. il Bitcoin è stata questa miccia in grado di far deflagrare le monete virtuali; ora ne stanno nascendo sempre di nuove sulla scia della fama del loro ‘parente’ più noto.

 

Ma venendo all’aspetto tecnico della questione, come funzionano questi strumenti? Ogni criptovaluta si poggia su un software che contribuisce a garantire sicurezza delle transazioni grazie all’uso di tecnologia crittografata. Fondamentale comprendere che non esiste una banca o un ente governativo che ne regoli l’emissione o il prezzo; ecco perchè le criptomonete sono sostanzialmente libere, slegate da ogni logica di potere.

 

A fronte di questa sostanziale anarchia esistono strumenti per garantire lunga vita alle criptovalute, come ad esempio il fatto di aver limitato la creazione di queste. In sostanza non si possono creare monete virtuali in eterno; quando si arriverà ad una certa soglia, la produzione cesserà. Ciò per andare ovviamente a impedire il generarsi di spirali inflattive, cosa che invece riguarda le monete tradizionali.

 

Si sta ormai iniziando a fare un uso quotidiano delle criptovalute visto che molte realtà del web accettano ormai il pagamento con queste monete virtuali. Sui principali siti che ne gestiscono il flusso, noti come exchange, è inoltre possibile scambiarle con le monete correnti.

 

Data l’ascesa di questi strumenti di pagamento elettronico, sono sempre più gli utenti che decidono di ricorrervi come ad una forma di investimento acquistando criptovalute su piattaforme di trading online. Le monete virtuali hanno vissuto una crescita esponenziale, forse anche insperata, e sicuramente chi ci ha puntato in passato si ritrova, oggi, a gestire un asset vincente. Il dubbio lecito è legato al futuro: continueranno a godere di questa fama oppure, prima o poi, torneranno nel dimenticatoio?

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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