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Codice Appalti: applicazione delle clausole sociali nei contratti pubblici

lentepubblica.it • 28 Luglio 2016

gare appalti, offerta, zeroIl Vicepresidente ANCI, Umberto Di Primio, ha incontrato questa mattina i sindacati confederali di CGIL, CISL e UIL, sul tema dell’applicazione delle clausole sociali nei contratti pubblici. “Il confronto è stato pragmatico e costruttivo” ha affermato il Sindaco di Chieti, delegato ANCI per la Pubblica amministrazione, il personale e le relazioni sindacali, “è importante confrontarsi con tutti gli interlocutori in questa nella fase delicata della prima attuazione del nuovo codice di contratti pubblici, che l’ANCI sta monitorando con particolare attenzione.” Di Primio ha stigmatizzato la necessità di norme che consentano ai Comuni di essere protagonisti del rilancio anche economico del Paese: “questo codice in parte complica le procedure piuttosto che semplificarle, non tiene conto delle reali condizioni in cui si trovano i Comuni anche sotto il profilo della disponibilità e professionalità del personale. Questo vuol dire che per molti Comuni sarà impossibile ottenere la qualificazione come stazione appaltante. Infine, ma non per ultimo, c’è il problema delle clausole sociali, per il quale ho assunto l’impegni che l’ANCI lavorerà per dare un indirizzo generale ai Comuni perché ci sia attenzione in questo settore”.

 

Secondo l’Art. 50 del nuovo Codice (Clausole sociali del bando di gara e degli avvisi) “Per gli affidamenti dei contratti di concessione e di appalto di lavori e servizi diversi da quelli aventi natura intellettuale, con particolare riguardo a quelli relativi a contratti ad alta intensità di manodopera, i bandi di gara, gli avvisi e gli inviti possono inserire, nel rispetto dei principi dell’Unione europea, specifiche clausole sociali volte a promuovere la stabilita’ occupazionale del personale impiegato, prevedendo l’applicazione da parte dell’aggiudicatario, dei contratti collettivi di settore di cui all’articolo 51 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81. I servizi ad alta intensità di manodopera sono quelli nei quali il costo della manodopera e’ pari almeno al 50 per cento dell’importo totale del contratto.”

 

 

Fonte: ASFEL - Associazione Servizi Finanziari degli Enti Locali
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