C’è la web tax, l’imposta di soggiorno per le locazioni brevi, il libretto famiglia e gli indici di affidabilità. I partiti hanno scelto i 700 emendamenti al decreto legge di correzione dei conti pubblici, da esaminare in commissione Bilancio alla Camera. Dopo la prima selezione, con il vaglio delle ammissibilità, è stato applicato anche il secondo filtro, che porta il totale delle proposte di modifica a poco meno di un quarto delle oltre 2.600 presentate la scorsa settimana.
L’introduzione della web tax è contenuta nell’emendamento a prima firma del presidente della commissione Bilancio di Montecitorio, Francesco Boccia (Pd), che istituisce il tributo per gruppi multinazionali con ricavi consolidati superiori a 1 miliardo di euro.
Il presidente di un’altra commissione (Lavoro), Cesare Damiano (Pd), si occupa di strumenti alternativi agli aboliti voucher, con l’introduzione di un articolo dal titolo: ‘Disciplina delle prestazioni meramente occasionali libretto famiglia’. Il presidente della commissione Finanze, Maurizio Bernardo (Ap), si occupa invece degli affitti brevi, proponendo l’estensione della tassa di soggiorno anche a chi prenota case, da versare dal portale che effettua la prenotazione o dall’intermediario.
I proprietari di immobili che vengono utilizzati per le locazioni brevi, inoltre, dovranno pagare il canone speciale per la ricezione delle trasmissioni televisive e dei compensi relativi ai diritti d’autore.