Il “collegato fiscale” (Dl 193/2016, articolo 7-quater, comma 36) ha disposto che, a partire dal 1° luglio 2017, la riscossione delle imposte e delle tasse ipotecarie, dei tributi speciali catastali e relativi accessori, degli interessi e delle sanzioni amministrative, e di ogni altro corrispettivo dovuto agli uffici provinciali-Territorio connesso al rilascio di certificati, copie e attestazioni, estrazione dati e riproduzioni cartografiche, nonché alla presentazione di atti di aggiornamento catastali, è effettuata, tra l’altro, anche mediante modello F24 (in alternativa, è comunque possibile pagare con contrassegni sostitutivi, carte di debito o prepagate, modalità telematiche e altri strumenti di pagamento elettronico).
Con il provvedimento 28 giugno 2017 è stato individuato l’F24 Elide come modello che i cittadini devono utilizzare per il versamento.
I codici tributo da utilizzare ed esporre nell’F24 Elide sono stati istituiti lo scorso 30 giugno, con la risoluzione n. 79/E.
Con la risoluzione n. 94/E, pubblicata oggi, si prevede che gli stessi codici possano essere utilizzati anche dagli enti pubblici per il versamento, tramite il modello F24EP, delle stesse somme da corrispondere agli uffici provinciali-Territorio. In altri termini, i codici che gli enti pubblici devono utilizzare per versare le somme in esame restano uguali, ma cambia il modello di versamento.
I codici, quindi, sono gli stessi previsti dalla risoluzione 79/E e vanno indicati in corrispondenza esclusivamente delle somme esposte nella colonna “Importi a debito versati”:
Nella sezione “Contribuente” devono essere riportati il codice fiscale e la denominazione dell’ente che effettua il pagamento, mentre nella sezione “Dettaglio versamento” vanno esposti:
I campi “codice”, “estremi identificativi” e “riferimento A” non devono essere valorizzati.
Fonte: Fisco Oggi, Rivista Telematica dell'Agenzia delle Entrate