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Pubblicato il bando di Italia Lavoro sui servizi di orientamento e placement

lentepubblica.it • 20 Ottobre 2015

lingua italianaLo scorso 8 ottobre Italia Lavoro ha pubblicato il bando rivolto a300 Centri di Formazione Professionale (CFP) pubblici e privati che in proprio o rappresentati dai propri Enti di appartenenza intendono costituire e/o rafforzare al proprio interno servizi di orientamento e placement e avviare percorsi formativi utilizzando l’apprendistato per la Qualifica e il Diploma professionale, l’alternanza scuola lavoro, l’impresa formativa simulata.

 

L’iniziativa rientra nel progetto sperimentale recante “Azioni di accompagnamento, sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell’ambito dell’Istruzione e Formazione Professionale”.

 

Il progetto sperimentale è articolato secondo il seguente schema:

 

Linea 1. Sviluppo e rafforzamento del sistema di placement dei centri di formazione professionale pubblici e privati (CFP).

 

Linea 2. Sostegno di percorsi di IeFP nell’ambito del sistema duale.

 

Il bando si riferisce alla Linea 1. L’individuazione dei 300 CFP pubblici e privati è propedeutica all’attuazione della Linea 2 che prevede cospicui finanziamenti a carico degli anni finanziari 2015 e 2016 e forti incentivi per i datori di lavoro che assumono con il contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale.

 

Contesto normativo

 

Il D. Lgs. 81/15 nel riordinare il contratto di apprendistato, istituisce l’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore finalizzato ad integrare “organicamente, in un sistema duale, formazione e lavoro, con riferimento ai titoli di istruzione e formazione e alle qualificazioni professionali contenuti nel Repertorio nazionale di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13, nell’ambito del Quadro europeo delle qualificazioni”. (art. 41 comma 3).

 

Ai sensi dell’art. 46 comma 1 del D. Lgs. 81/15, il 1° ottobre 2015 in sede di Conferenza Stato-Regioni è stata sancita l’Intesa per la definizione degli standard formativi e i criteri generali della suddetta tipologia di apprendistato che sarà recepita in un apposito decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca e il Ministro dell’economia e delle finanze.

 

Le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del decreto, recepiscono con propri atti le disposizioni ivi contenute.

 

Trascorso tale termine ed in assenza di regolamentazione regionale, l’attivazione dei percorsi di apprendistato, è disciplinata attraverso l’applicazione diretta delle disposizioni del decreto.

 

Nelle more della scadenza di tale termine, le disposizioni del decreto trovano applicazione immediata e diretta, esclusivamente nell’ambito di apposite sperimentazioni promosse dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dal Ministero dell‘istruzione, dell’università e della ricerca, previo accordo in Conferenza Stato-Regioni.

 

Il 24 settembre scorso è stato sottoscritto l’Accordo in Conferenza Stato-Regioni sul progetto sperimentale recante “Azioni di accompagnamento, sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell’ambito dell’Istruzione e Formazione Professionale”. A questo link una scheda di lettura dell’Accordo.

 

In precedenza le regioni e le province autonome avevano sottoscritto una lettera di intenti, contenente l’impegno a partecipare al progetto sperimentale.

 

Contemporaneamente è stato emanato il D.lgs. 150/15, “Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della legge 10 dicembre 2014, n. 183”, che, all’articolo 32, prevede risorse pari a 87 milioni di euro per ciascuno degli anni 2015 e 2016 finalizzate ad incentivare il contratto di apprendistato per la qualifica, il diploma e il certificato di specializzazione tecnica superiore, nonché forti incentivi ai datori di lavoro che assumono con questa tipologia di apprendistato.

 

Occorre inoltre ricordare che il datore di lavoro per i periodi di formazione svolte nella istituzione formativa è esonerato da ogni obbligo retributivo, mentre per le ore di formazione a proprio carico al “lavoratore” è riconosciuta una retribuzione pari al 10 per cento.

 

Il bando

 

L’iniziativa rientra nel “Programma FIxO YEI Azioni in favore dei Giovani Neet in transizione Istruzione-Lavoro” – Linea 7 Azioni di accompagnamento e rafforzamento del sistema duale nell’ambito della IeFP”

 

Il bando è rivolto a 300 CFP pubblici e privati. La scadenza per la presentazione delle istanze di partecipazione è fissata al 29 ottobre 2015.

 

Le risorse disponibili sono pari a € 10.500.000,00 provenienti dal “Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani” e del “Programma Operativo Nazionale Sistemi di Politiche Attive per l’Occupazione” gestiti dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali – Direzione Generale per le politiche attive, i servizi per il lavoro e la formazione.

 

A questo link la scheda di lettura dell’Avviso.

 

Commento

 

Le caratteristiche del progetto, l’accelerazione delle procedure, le tipologie di finanziamenti fanno intendere chiaramente che non si tratta di un intervento di sistema, ma di azioni legate alla necessità impellente di reperire risorse da allocare in un settore che presenta situazioni di sofferenza occupazionale ed economica ormai endemiche. Tutto da dimostrare nel breve-medio periodo, se l’utilizzo dell’apprendistato sarà uno strumento per ridare fiato al sistema dell’IeFP gestito dai Centri di Formazione Professionale o l’ennesimo tentativo di abbattere pesantemente i costi.

 

Riguardo all’Accordo del 24 settembre merita un’annotazione particolare il riferimento all’Impresa Formativa Simulata rivolta esclusivamente agli studenti quattordicenni. È evidente che l’estensore di questa parte del documento assimila l’IFS ad una specie di playstation adatta ai “bambini”. A quindici anni si è già grandi, il gioco finisce e con esso l’IFS. Da quale “alto” concetto pedagogico-didattico sia stato mutuato questo pensiero, non è dato sapere….

Fonte: FLC CGIL - Federazione Lavoratori della Conoscenza
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