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Ape sociale e lavoratori precoci: il via ai controlli

lentepubblica.it • 11 Agosto 2017

salvaguardiaAl via la procedura di verifica delle condizioni per accedere all’Ape sociale al pensionamento con il requisito ridotto a 41 anni di contributi. Sotto controllo 66.000 istanze.


 

L’Inps ha iniziato dalla scorsa settimana la scrematura delle oltre 66 mila istanze di certificazione pervenute entro lo scorso 15 luglio 2017 volte a verificare il possesso dei requisiti richiesti e la capienza delle risorse disponibili.

 

APE Sociale anche nel 2021: continua la sperimentazione.

 

La fotografia scattata al 15 luglio ha mostrato ben 39.777 istanze per l’APe sociale e 26.632 per la pensione anticipata dei lavoratori precoci (si veda la tavola sottostante). Un totale complessivo di 66.407 domande che dovranno essere vagliate dall’Inps entro il 15 Ottobre a fronte di una dote messa a disposizione dalla legge di bilancio per il 2017 pari a 300 milioni di euro per l’ape sociale e 360 milioni per i lavoratori precoci (per questi ultimi le risorse a disposizione sono più elevate considerando che l’importo medio della pensione è superiore rispetto all’APe sociale per la presenza di un maturato contributivo nettamente superiore). La dote potrebbe però non essere sufficiente a garantire l’accoglimento di tutte le istanze pervenute ove tutti i lavoratori risultassero in possesso dei requisiti richiesti dalla legge. Facendo slittare la data di accesso all’Ape sociale o alla pensione anticipata.

 

 

I DPCM 87 e 88 dello scorso 16 Giugno, attuativi delle disposizioni in materia di APe sociale e quota 41, prevedono, infatti, che qualora dal monitoraggio delle domande presentate ed accolte, emerga il verificarsi di scostamenti, anche in via prospettica, del numero di domande rispetto alle risorse finanziarie la decorrenza del pensionamento anticipato verrà differita dall’Inps. 

In particolare l’Inps provvederà all’individuazione dei soggetti esclusi dal beneficio nell’anno di riferimento e al conseguente posticipo della decorrenza dell’indennità loro dovuta sulla base della maggiore prossimità di raggiungimento del requisito anagrafico per l’accesso al trattamento pensionistico di vecchiaia (o della maturazione del requisito dei 41 anni di contributi per i precoci) e, a parità di requisito, dalla data (e ora) di presentazione della domanda di riconoscimento delle condizioni.

 

 

Come dire che se le risorse saranno insufficienti a garantire a tutti gli aventi diritto l’accesso sin dal 2017 alle prestazioni verrà individuata una platea di esclusi (saranno penalizzati i più distanti dalla pensione e coloro che hanno presentato in ritardo la domanda di verifica) ai quali sarà comunicato il posticipo della decorrenza della prestazione (APe Social o pensionamento precoci). Non a caso a settembre, nell’incontro che si terrà tra Governo e sindacati, si discuterà anche di un possibile irrobustimento della copertura finanziaria, soprattutto per il 2018.

 

 

L’istanza Tardiva

Dall’esito del monitoraggio dipende, peraltro, anche l’accoglimento delle istanze di certificazione prodotte dopo il 15 luglio 2017 ed entro il 30 novembre (cd. istanze tardive). Tali istanze, come noto, saranno accettate solo se residuino risorse economiche al termine della procedura di monitoraggio avviata con riferimento alle istanze prodotte tempestivamente. In tal caso l’INPS provvederà ad effettuare nell’anno un ulteriore monitoraggio il cui esito sarà comunicato a questi soggetti entro il 31 dicembre di ciascun anno.

 

 

Anche il predetto monitoraggio sarà svolto in base alla data di raggiungimento del requisito anagrafico per l’accesso al trattamento pensionistico di vecchiaia (o dei 41 anni di contributi per i precoci) e, a parità di requisito, alla data di presentazione della domanda di riconoscimento delle condizioni. Ove le risorse non siano sufficienti, in quanto già esaurite con riguardo alle istanze prodotte entro il 15 luglio, la finestra temporale del 30 novembre resterà sostanzialmente priva di effetti anche se resta da comprendere se la domanda presentata in tale lasso temporale avrà una qualche priorità rispetto a quelle presentate direttamente l’anno successivo.

 

 

domande-ape-sociale

 

Fonte: www.pensionioggi.it
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