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Ministro per la semplificazione e la PA: “Dalla riforma risorse per sbloccare i contratti”

lentepubblica.it • 27 Maggio 2014

Nel Documento di Economia e Finanza non figura alcun blocco dei contratti della Pubblica Amministrazione fino al 2020, mentre i 44 punti della riforma della PA non prevedono alcun taglio agli investimenti e alle risorse. Marianna Madia, Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, ha partecipato al convegno inaugurale della 25esima edizione di ForumPA, dal titolo “Quale PA per un’Italia più semplice e più giusta?”. E replicando alle richieste dei lavoratori dell’Usb ha sottolineato che “è un’ingiustizia che i contratti siano bloccati dal 2009.

Ci sono altre ingiustizie nel nostro paese e nella nostra Pubblica Amministrazione. È ingiusto che ci siano tante ragazze e ragazzi, vincitori di concorso, non assunti. Ed è una grandissima ingiustizia quella dei tantissimi precari che ci sono nella PA”. Secondo il ministro per troppi anni nella nostra Pubblica Amministrazione “non ci sono stati canali sani di accesso” ma tutti questi “non sono problemi che si risolvono in un attimo. Ma cerchiamo ogni giorno soluzioni concrete”. Al momento i contratti della pubblica amministrazione sono bloccati fino al 2014 ma con la riforma “sarà possibile reperire nuove risorse attraverso efficienza ed efficacia dello Stato”.

Sulla questione del ricambio generazionale nel pubblico impiego, per il ministro “dobbiamo decidere che nella PA non si può rimanere a lavorare oltre l’età della pensione”; anche perché, dai alla mano, secondo le stime da qui al 2018 circa 10-13mila persone rimarranno nella PA oltre l’età della pensione: “Quello che cerchiamo è la collaborazione tra generazioni, e non si tratta di uscite traumatiche ma chiediamo generosità. Ci sono amministrazioni che hanno bisogno di competenze, pensiamo alla digitalizzazione, che oggi non hanno al loro interno”. D’altronde “non c’è alcuna proposta di mobilità coatta e forzosa” per gli statali, ma solo la volontà “di far funzionare la mobilità volontaria”.

Del resto “nelle oltre 33mila email arrivate dai lavoratori pubblici c’è forte la richiesta di essere al posto giusto per il tempo giusto”. Quanto alla possibilità di trovare risorse ha spiegato che con una “PA più efficace è possibile recuperare risorse per sbloccare i contratti, facendo quindi una riforma fatta bene e veloce”. Nel corso del convegno, Marianna Madia ha risposto in diretta alle sollecitazioni portate da esponenti del mondo imprenditoriale, delle amministrazioni pubbliche, delle organizzazioni della cittadinanza organizzata e dell’innovazione sociale. Ciascun breve intervento ha interpretato una parola chiave della PA che vogliamo: abilitante, collaborativa, inclusiva, aperta al nuovo, responsabile, attenta alle persone, agile, reticolare, veloce, sicura ed efficace, trasparente e integrata. Tutte insieme, le parole hanno composto un tag cloud che accompagnerà i lavori nei tre giorni del FORUM PA 2014.

FONTE: Agenzia Parlamentare (www.agenparl.com)

 

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