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I criteri per l’Assunzione dei Precari nella PA

lentepubblica.it • 15 Febbraio 2017

pubblico impiego mobilitaNelle ultime bozze del decreto legislativo sul pubblico impiego è stato fissato il periodo minimo dei rapporti di lavoro precari con la Pa che permetterà di entrare nel nuovo piano straordinario di assunzioni.

 


 

Proprio la convocazione per l’informativa, premessa necessaria per la prima approvazione del decreto, conferma l’intenzione del governo di esaminare in prima lettura il testo nel consiglio dei ministri di venerdì. Dovrebbe essere fissato a tre anni, anche non continuativi, il periodo minimo dei rapporti di lavoro precari con la Pa che permetterà di entrare nel nuovo piano straordinario di assunzioni.

 

Il progetto era gia’ stato annunciato ma ora prende forma, con la definizione dell’anzianita’ minima richiesta per accedere: almeno tre anni anche se non continuativi. e’ lo stesso tetto che vale per il privato, che spacchettato in mesi fa 36.

 

Il piano straordinario per le assunzioni coprira’ il triennio che va dal 2018 al 2020 e si snodera’ su un doppio binario. Resta da definire la data da cui far scorrere i tre anni: si parla di cinque anni, quindi se si inizia nel 2018, il conto partirebbe dal 2013, che poi è l’anno in cui, secondo la Ragioneria generale dello Stato, le stabilizzazioni hanno esaurito la loro spinta. Sempre tra i sindacati c’è chi vorrebbe andare più indietro, fino al 2009.

 

Da una parte si da’ la possibilita’ di trasformare in fisso chi gia’ lavora in una data amministrazione a tempo determinato ed e’ stato selezionato tramite concorso; dall’altra si consentira’ di aprire bandi che destinino almeno il 50% dei posti disponibili al personale interno con contratti di lavoro flessibile.

 

Quindi chi ha già fatto un concorso può essere assunto senza doverne fare di nuovi, mentre gli altri avranno l’opportunità di poter partecipare a un concorso contando su una riserva, su una quota consistente di posti a loro dedicati.

 

Si tratta anche di dare risposte all’Europa, che da tempo ha acceso un faro sui contratti a termine nella P.a italiana. D’altra parte i tre anni coincidono con il tetto massimo di precariato consentito nel privato. La norma quindi avvicinerebbe i due mondi.

 

 

 

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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