Il 30 ottobre scorso è scaduto il termine di presentazione delle domande per l’inserimento nelle graduatorie di terza fascia del personale ATA. Il MIUR ha fatto una stima: 2 milioni il numero di domande presentate. Una vera e propria emergenza lavorativa.
A fronte di una mole di lavoro cosi impressionante al MIUR chiediamo l’assunzione di misure straordinarie. Basterebbero poche e semplici misure per ridare serenità alle scuole La FLC le ha indicate da tempo. Alcune sono a costo zero.
Vediamole:
Perché queste cose sono da fare? E da fare con urgenza?
Perché, semplicemente, c’è una questione di dignità per gli oltre 60.000 assistenti amministrativi e Dsga. I quali, costretti a subire questi ritmi e queste condizioni di impegno, altro non vengono considerati che dei semplici passacarte, senza tenere conto invece della complessità del loro lavoro, intessuto com’è di molteplici fattori relazionali e amministrativi.
Basti pensare che molte scuole hanno finito solo da pochi giorni la nomina dei docenti supplenti sui numerosissimi posti non coperti a livello provinciale da GAE con procedure impegnative e delicate al fine di garantire i diritti degli stessi supplenti e conseguente stipula di migliaia di contratti. E ora, senza soluzione di continuità, senza potere prendere fiato, si passa alla montagna di evasione delle procedure per l’inserimento delle domande di terza fascia.
Perché accade tutto questo? Perché manca la volontà politica di assumere misure idonee per superare lo stato di abbandono in cui versano le segreterie.
Peraltro, l’instabilità del funzionamento del sistema SIDI (con continue interruzioni di linea) spesso comporta la perdita dei dati già inseriti e quindi il dover ripetere più volte l’inserimento dei dati, con perdita di tempo, deconcentrazione e maggior affaticamento del personale.
E a tale proposito la FLC CGIL, in sede di tavoli tecnici, ha fatto presente – e ha chiesto con una specifica lettera alla Ministra – che occorrono seri investimenti per ridare funzionalità al sistema informatico ministeriale, fonte di spreco di risorse anche per le scuole.
A fonte di questa situazione cosi problematica la FLC chiederà l’ anticipo dell’incontro tra sindacati e gabinetto MIUR già fissato, a seguito dell’intesa politica del 22 settembre 2017, al 1 dicembre.
In quell’occasione, del resto, il MIUR si era assunto precisi impegni politici di cui chiediamo il rispetto.
Considerazioni conclusive
Il numero esorbitante delle domande pervenute alle scuole a fronte di una possibilità minimale di lavorare è sintomatico dell’emergenza occupazione che c’è nel Paese, specie se si considera che queste graduatorie non sono finalizzate alla copertura di posti liberi, ma alla sostituzione dei colleghi assenti in caso di malattia, maternità, congedi parentali.
Eventualità peraltro ridotta a seguito del contenimento delle supplenze introdotto dalla legge di stabilità 2015 anche se va detto che la prossima legge di bilancio, dopo le lotte del sindacato, prevede l’attenuazione del limite in questione.
L’attuale sistema di accesso ai profili ATA va ripensato, stante l’infungibilità e la specificità delle loro prestazioni e la loro alta professionalità.
La rivendicazione storica della FLC di spostare fuori dalle segreterie quelle pratiche seriali che poco hanno a che fare con l’erogazione del servizio scolastico diventa sempre più attuale e irrinunciabile.
Per questo continueremo a batterci in tutte le sedi e chiameremo le lavoratrici e i lavoratori alla mobilitazione fino a quando non avremo ottenuto il giusto riconoscimento del valore del lavoro Ata nella realizzazione del progetto di istituto.