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Lavoro e dress-code: gli obblighi e le normative sul vestirsi a lavoro

lentepubblica.it • 17 Ottobre 2019

Ogni lavoro, dal più umile al più retribuito, prevede un certo dress-code, ovvero un modo di vestirsi preciso e apposito per ciò che si dovrà fare. Alcune posizioni lo prevedono più di altre, magari perché si tratta di una mansione con regole ferree e divise vere e proprie.


Lavoro e dress-code. In ogni caso, bisogna sempre fare attenzione all’abbigliamento da lavoro che si decide di indossare, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza.

Per le norme attive nel nostro Paese molto dipende da quanto previsto nel tipo di contratto che lega il lavoratore all’azienda. Alcuni documenti infatti presentano clausole e articoli che riportano espressamente la richiesta o l’obbligo per il dipendente di utilizzare un abbigliamento elegante o sobrio.

In questi casi, gli abiti adatti sono a carico del singolo lavoratore, che però può scegliere con una certa discrezionalità.

Allo stesso modo, quando si parla di uniformi e divise la legge non impone particolari obblighi al datore di lavoro. Si fa un’eccezione per le importanti norme che regolano il comportamento di fronte agli indumenti che devono essere indossati per ragioni di sicurezza dei lavoratori.

In questo caso, infatti, tocca proprio al datore di lavoro mettere a disposizione tutto l’occorrente, sulla base di quanto previsto nel Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, precisamente dall’articolo 74 del D. Lgs. n. 81 del 2008.

L’abbigliamento del lavoratore

La normativa abbigliamento da lavoro è un argomento non troppo facile ma questa legge è molto chiara. Due sono gli obblighi principali di legge, uno è per il datore di lavoro e l’altro per i lavoratori:

– per quanto riguarda il datore di lavoro, esso deve fornire ai lavoratori i necessari e idonei mezzi di protezione, dopo avere eseguito valutazioni attente riguardanti l’entità dei possibili rischi, la frequenza dell’esposizione del lavoratore a tale rischio, le caratteristiche dei posti di lavoro e le prestazioni dei DPI;

– I lavoratori invece devono ricordarsi le disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di uso dei mezzi di protezione individuale messi a propria disposizione. 

In tantissimi ambiti e campi lavorativi le tute da lavoro rappresentano l’immagine degli impiegati e degli operai. Esse sono indispensabili nel settore industriale, sanitario e alimentare. Sono infatti state concepite allo scopo di favorire i lavoratori con indumenti protettivi, sicuri e comodi.

I settori dove si utilizzano le tute da lavoro sono innumerevoli e per ogni attività c’è uno specifico indumento che varia a seconda dell’attività svolta.

Vengono realizzate non solo per proteggere i dipendenti ma anche perché sono il biglietto da visita dell’azienda, come ad esempio le tute da lavoro personalizzate.

È di fondamentale importanza ricordare che ogni settore lavorativo deve avere la sua specifica uniforme al fine di identificare il dipendente anche a distanza.

Come già detto, tutte le aziende sono tenute a fornire ai propri dipendenti tute da lavoro adeguate al tipo di attività che svolgono. 

Materiali usati per le tute di lavoro

Un fattore da tenere ben presente è la fibra delle tute da lavoro perché ogni tipologia si addice a una determinata attività. Le fibre tessili naturali, per esempio, sono idonee laddove si lavori in un contesto in cui occorre la massima igiene.

Fibre di questa tipologia hanno un’ottima resistenza e un buon isolamento termico ma, nel contempo, non sono consoni a quei lavori dove il soggetto può essere contaminato da sostanza chimiche. Solitamente i materiali utilizzati per la realizzazione di questi indumenti sono la viscosa, il cotone e tutte quelle stoffe che hanno lo scopo di rendere il lavoro sicuro. 

Fibre di questa tipologia hanno un’ottima resistenza e un buon isolamento termico ma, allo stesso tempo, non sono consoni a quei lavori dove il soggetto può essere contaminato da sostanza chimiche. 

Le tute da lavoro in fibra sintetica o acrilica, invece, hanno una buona resistenza agli acidi, al calore e all’usura e hanno la capacità di bruciare molto lentamente, oltre a presentare un eccellente isolamento termico ed elettrico.

Alcune figure lavorative come i cuochi o il personale di cucina necessitano di un copricapo, per proteggere cibi potrebbero essere contaminate da capelli.

Nella definizione di tute da lavoro sono comprese anche le scarpe antiscivolo che svolgono una funzione sia protettiva che igienica.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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Antonio de Lieto Vollaro
18 Ottobre 2019 19:51

Ormai conosciamo lo stile perfetto impeccabile, chiaro e ben dettagliato in modo esplicito e comprensibile a tutti. Ogni argomento trattato dal giovanissimo autore, è ben curato in ogni minima parte sia nel lessico che nella forma, ben attento anche alle normative vigenti che riguardano il suddetto argomento. Ovviamente ogni professione ha un suo abbigliamento che può essere deciso per obblighi di legge per la sicurezza dal datore di lavoro, per l’igiene e altre problematiche relative alle professioni. In molte è d’obbligo il decoro, specie per i liberi professionisti e pure per dipendenti pubblici e privati, assoggettati al lavoro con il… Leggi il resto »