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Capitale italiana della cultura 2024: a gennaio le città finaliste

lentepubblica.it • 29 Ottobre 2021

Capitale italiana della cultura 2024 Sono 23 le città italiane che hanno presentato il dossier di candidatura, a gennaio saranno scelti i nomi delle dieci finaliste.


Lo scorso 19 ottobre si è chiuso il primo step per la selezione della Capitale italiana della Cultura 2024. Sono 23 le città che hanno presentato il dossier di candidatura, in cui si devono indicare: titolo, progetto culturale, organo responsabile del progetto, valutazione di sostenibilità economico-finanziaria e obiettivi perseguiti.

Le candidature saranno valutate da una Giuria composta da 7 esperti del mondo della cultura, istituita con decreto del Ministro di concerto con la Conferenza Unificata.

Entro il 18 gennaio 2022, la Giuria esaminerà le candidature e selezionerà i 10 progetti finalisti che saranno invitati a delle audizioni pubbliche presso la sede del MiC entro il 1° marzo 2022.

Le città finaliste avranno a disposizione trenta minuti per presentare la propria candidatura, seguita da una sessione di ulteriori trenta minuti per le domande della Giuria.

Entro il 15 marzo 2022, la Giuria proporrà al Ministro della cultura la candidatura ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di Capitale italiana della Cultura per l’anno 2024.

I criteri di selezione

La selezione della Capitale italiana della cultura avverrà tenendo conto di diversi fattori, tra cui soprattutto:

  • Coerenza del progetto rispetto alle finalità di legge e alle altre iniziative di valorizzazione del territorio;
  • Efficacia del progetto come azione culturale diretta al rafforzamento della coesione e dell’inclusione sociale, in termini di crescita della domanda e dell’offerta culturale;
  • Eventuale previsione di forme di cofinanziamento pubblico e privato, condivisione progettuale con altri enti territoriali e con soggetti pubblici e privati portatori di interesse presenti sul territorio;
  • Utilizzo di nuove tecnologie, anche al fine del maggiore coinvolgimento dei giovani e del potenziamento dell’accessibilità;
  • Capacità del progetto di incrementare l’attrattività turistica del territorio, anche in termini di destagionalizzazione delle presenze;
  • Realizzazione di opere e infrastrutture destinate alla collettività che restino nel territorio.

La Giuria

Sarà un decreto del MiC a costituire la Giuria che eleggerà la città Capitale italiana della Cultura. Essa sarà composta da sette esperti indipendenti di chiara fama nel settore della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica, di cui tre designati dal Ministro, tre designati dalla Conferenza Unificata, e uno, con funzione di Presidente della Giuria, nominato d’intesa tra il Ministro e la Conferenza Unificata.

I componenti della Giuria, nei due anni precedenti, non devono aver avuto rapporti di collaborazione con i Comuni, le Città metropolitane e le Unioni di Comuni che hanno presentato candidatura, e non devono trovarsi in situazioni di conflitto di interesse e/o incompatibilità rispetto agli enti stessi.

Nascita della Capitale italiana della Cultura

La Capitale italiana della cultura è stata istituita nel 2014 e ha tra gli obiettivi quello di sostenere, incoraggiare e valorizzare l’autonoma capacità progettuale e attuativa delle città, affinché venga recepito in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione, la creatività, l’innovazione, la crescita e lo sviluppo economico.

Il titolo di Capitale italiana della cultura ha la durata di un anno e la città vincitrice riceve un milione di euro.

Le precedenti edizioni

Negli anni precedenti il titolo è stato assegnato alle Città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015; a Mantova nel 2016; a Pistoia nel 2017 e a Palermo nel 2018; nel 2019 invece ha avuto il titolo Matera, come Capitale europea della cultura.

Per disposizione di legge, Parma è ancora la Capitale italiana della cultura per il biennio 2020-2021, poi toccherà a Procida nel 2022.

Per il 2023, il Decreto Rilancio ha proclamato Bergamo e Brescia, in segno di solidarietà per le vittime della pandemia.

Le 23 candidate

Di seguito riportiamo l’elenco delle 23 candidate per ciascuna regione.

Piemonte: Saluzzo (Cn); Liguria: Sestri Levante (Ge); Veneto: Asolo (Tv), Chioggia (Ve), Vicenza; Trentino Alto Adige: Ala (Tn); Friuli Venezia Giulia: Pordenone;
Toscana: Grosseto, Unione Comuni Montani Amiata Grossetana (Gr), Viareggio (Lu), Vinci (Fi); Marche: Ascoli Piceno, Pesaro; Abruzzo: Gioia dei Marsi (Aq);
Campania: Unione Comuni Paestum-Alto Cilento (Sa); Puglia: Conversano (Ba), Mesagne (Br); Basilicata: Aliano (Mt); Calabria: Capistrano (Vv), Diamante (Cs);
Sicilia: Burgio (Ag), Siracusa; Sardegna: La Maddalena (Ss).

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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