L’Alleanza per la Mobilità Dolce, che aggrega molte associazioni attive nella tutela ambientale, di promozione della bicicletta, cammini, ferrovie turistiche e greenways, per la valorizzazione dei borghi, aree interne e turismo sostenibile, ha inviato ai ministri Dario Franceschini (MiBACT), Paola De Micheli (MIT), Sergio Costa (MATTM), Lucia Azzolina (MIUR), Nunzia Catalfo (MLPS), al Presidente del Comitato di esperti economico e sociale presso la Presidenza del Consiglio Vittorio Colao, ai Presidenti delle Regioni e al Presidente dell’ANCI, Antonio Decaro le proprie proposte per la fase due dell’emergenza Covid.
Proposte, elaborate grazie all’esperienza maturata negli anni, utili non solo per la fase emergenziale ma anche per la prossima estate e in generale per una prospettiva a lungo termine di sviluppo del Paese.
L’emergenza Coronavirus costituisce un duro colpo anche per la mobilità dolce e il turismo responsabile: un sistema che stava muovendo i suoi primi passi e che, rischia di tornare al punto di partenza. Anche la mobilità collettiva è a rischio di una forte riduzione dell’offerta e incremento dei costi che potrebbe produrre l’aumento del traffico motorizzato.
“Ripartire dalla mobilità a piedi ed in bicicletta, dalle ferrovie turistiche, la natura ed i piccoli borghi, il turismo lento tra le bellezze d’Italia – ha dichiarato Anna Donati, Portavoce della Alleanza AMODO – sono la soluzione per far ripartire il turismo, l’accoglienza locale e di lavoro, la fruizione della natura, in tempi di distanziamento sociale.”
Bisogna accelerare una transizione verso lo slow tourism coinvolgendo i territori, le Regioni, le Unioni Montane, i piccoli Comuni, le Province, gli Enti Parchi, le associazioni di volontari ed esperti del settore, delle imprese pubbliche e private. L’obiettivo deve essere una offerta semplice e chiara per viaggiatori e turisti, con misure di sostegno immediate e di medio periodo, di seguito elencate.