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Risparmiare energia a casa e nei punti vendita: i consigli di Confcommercio

lentepubblica.it • 15 Novembre 2022

risparmiare-energia-casa-punti-vendita-consigli-confcommercioEcco i consigli di Confcommercio per contenere i consumi elettrici nei punti vendita e il vademecum per risparmiare energia in casa.


Per contrastare più efficacemente i rincari delle bollette sono stati individuati alcuni principi generali per contenere i consumi e favorire il risparmio energetico dei punti vendita e nelle proprie abitazioni.

Ecco qui di seguito tutti i consigli di Confcommercio.

Risparmiare energia: i consigli di Confcommercio

Questi principi sono sintetizzati in un decalogo di azioni e comportamenti virtuosi:

  1. Spegnere le insegne luminose e le apparecchiature non necessarie in concomitanza con gli orari di chiusura dell’attività commerciale;
  2. Ridurre l’intensità luminosa del punto vendita e spegnere o ridurre in modo significativo l’illuminazione in ambienti poco frequentati;
  3. Regolare la temperatura ambientale dell’attività commerciale (riscaldamento/raffrescamento) nell’ottica di contenere i consumi;
  4. Interrompere la funzione di riciclo dell’aria nelle ore notturne;
  5. Tenere chiuse le porte di ingresso per evitare dispersioni termiche in assenza di lame d’aria;
  6. Ridurre la temperatura dell’acqua utilizzata all’interno dei locali;
  7. Utilizzare in maniera efficiente l’energia elettrica ed il gas naturale per la cottura dei cibi, monitorando i relativi consumi energetici;
  8. Utilizzare in modo efficiente le celle e i banchi frigoriferi, attraverso un corretto caricamento degli stessi, limitando le aperture allo stretto indispensabile e sensibilizzando anche la clientela a tal fine;
  9. Utilizzare in modo efficiente gli elettrodomestici in dotazione all’attività commerciale;
  10. Razionalizzare l’organizzazione del lavoro al di fuori degli orari di apertura al pubblico (pulizie, caricamento banchi, ecc.) al fine di ridurre i consumi energetici.

Caro energia: quanto costa usare gli elettrodomestici?

Nella maggior parte dei casi, le voci più alte in bolletta sono condizionate dall’uso degli elettrodomestici. Secondo i dati di Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, gli elettrodomestici rappresentano il 58% dei consumi nelle nostre case e per una famiglia di quattro persone la bolletta risulta la seguente:

Oltretutto la stragrande maggioranza degli elettrodomestici presenti nelle case degli italiani è  vecchia e questo incide pesantemente sui consumi. L’età media è infatti la seguente:

  • lavatrice – 12/14 anni;
  • lavastoviglie – 12/14 anni;
  • frigorifero – 14/18 anni;
  • congelatore – 20 anni;
  • forno elettrico – 20 anni;
  • piano cottura 16/20 anni.

Gli elettrodomestici di ultima generazione consumano sicuramente di meno rispetto ai modelli più vecchi e presentano programmi ECO che consumano molta meno energia. Anche in questo caso ci vengono in aiuto i dati di Arera: limitandoci alla sostituzione di lavatrice, frigorifero e lavastoviglie di circa 10 anni di anzianità con prodotti dotati di nuova etichetta energetica è possibile risparmiare 650 euro all’anno, da moltiplicare per la loro durata di vita.

Cambiare quindi il proprio parco installato è sicuramente il primo passo per fronteggiare i costi energetici sul lungo periodo. Fino al 2024 è ancora possibile richiedere il bonus mobili, che prevede una detrazione del 50% sulle spese per l’acquisto di elettrodomestici e suppellettili. Per il 2022 la spesa ammissibile sarà di 10mila euro l’anno e 5mila per il 2023 e il 2024.

Vi sono poi una serie di accorgimenti per utilizzare al meglio gli elettrometrici casalinghi e risparmiare sul consumo energetico.

Vademecum per risparmiare in bolletta

Di seguito un piccolo manuale stilato da Aires, l’Associazione italiana retailer elettrodomestici specializzati, insieme ad APPLiA Italia, l’Associazione di Confindustria che rappresenta in Italia i produttori di Apparecchi Domestici e Professionali, per risparmiare energia in casa.

  • Utilizza i programmi ECO per lavatrici e lavastoviglie: contrariamente a ciò che la maggioranza delle persone pensa, il lavaggio rapido costa di più, perché ha bisogno di più energia per lavare a fondo in poco tempo;
  • programma l’elettrodomestico per le ore a tariffa energetica agevolata;
  • l’asciugacapelli, spesso considerato ad alto consumo, incide solo il 2,4% sul totale dei consumi domestici. I modelli agli ioni, inoltre, sono quelli che consentono un’asciugatura più rapida;
  • non lavare a mano i piatti, meglio usare la lavastoviglie: si risparmia oltre il 60% dell’energia e l’80% di acqua, ma non caricarla troppo, è giusto utilizzarla a pieno carico, ma attenzione a non eccedere, potrebbe compromettere la pulizia del lavaggio;
  • elimina la fase di asciugatura della lavastoviglie, meglio aprire lo sportello a fine programma;
  • posiziona il frigorifero, se possibile, lontano da fonti di calore;
  • non è necessario impostare la temperatura interna inferiore ai +4 gradi per conservare meglio i cibi;
  • se non hai un frigo no-frost autosbrinante, conviene sbrinare regolarmente il congelatore: il ghiaccio che si forma comporta un consumo maggiore di energia per mantenere la temperatura ideale;
  • limita il numero di volte in cui apri il frigo;
  • per il forno meglio usare la funzione ventilato e spegnerlo poco prima che la cottura sia completata per sfruttare il calore residuo;
  • pulisci spesso il fondo del forno dopo l’uso: i piccoli residui di cibo potrebbero provocare dispendio di energia;
  • se lo prevede utilizza la modalità ECO per il ferro da stiro;
  • elimina i residui di calcare sulla piastra e nel serbatoio del ferro da stiro.

 

Fonte: Confcommercio
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