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Sisma Centro Italia 2016: i dati dell’ANAC sulla ricostruzione

lentepubblica.it • 25 Agosto 2022

sisma-centro-italia-anac-ricostruzioneIl Presidente di Anac Giuseppe Busia, a sei anni dal sisma del 2016 nell’Italia centrale, ha fornito e commentato i dati sulla ricostruzione e sulla vigilanza effettuata da parte dell’Autorità.


Un danno complessivo di 26,5 mld di euro, è questa la prima stima completa dei danni causati dal Sisma del 2016 nel Centro Italia. Amatrice detiene purtroppo il primato con oltre 1,3 mld di danni, seguita da Camerino con 1,2 mld e Norcia con 1,1 mld.

Negli ultimi due anni sono stati aperti 10 mila cantieri di edilizia privata, e terminate 365 opere pubbliche, con altre 315 oggi in fase di cantiere.

Questi sono alcuni dati sulla ricostruzione in corso, che l’ANAC ha integrato presentando le sue rilevazioni sulle atività legate al Sisma del Centro Italia del 2016 e la vigilanza sulle procedure di affidamento.

Sisma Centro Italia 2016: i dati dell’ANAC sulla ricostruzione

Sono state 214 le procedure di affidamento valutate da Anac – tramite l’Unità Operativa Speciale – solo nel 2021 riguardanti progetti di ricostruzione post sisma.

Quasi mille i pareri emessi in media in sei giorni lavorativi.

Il 50% degli affidamenti vagliati ha riguardato la Regione Marche, seguono Lazio (19%), Abruzzo e Umbria (15% circa ciascuna).

Tra le tipologie di immobili maggiormente soggetti a verifica troviamo:

  • le scuole (20%)
  • gli edifici storici e luoghi di culto (16,3%)
  • gli alloggi popolari (15,4%)
  • i palazzi ed edifici municipali (14,5%).

Relativamente al tipo di affidamento spicca il dato del 65% dei pareri resi relativamente ad affidamenti di servizi di architettura e ingegneria; seguono i lavori con il 26%.

Tra le 655 procedure complessivamente vigilate sul sisma dal 2017, il contenzioso ha riguardato solo 9 casi, l’1,3% sul totale.

Il supporto dell’ANAC al commissario per la ricostruzione

Anac e Commissario hanno lavorato fianco a fianco anche nei primi sei mesi del 2022 con l’obiettivo di fornire ulteriore supporto ai soggetti attuatori tramite l’elaborazione di documenti di gara-tipo e strumenti di autovalutazione delle procedure.

L’Autorità ha delineato degli schemi-tipo per i servizi tecnici (progettazione, supporto al Rup, ecc.) e per i lavori da utilizzare nelle procedure negoziate ed affidamenti diretti, ormai divenuti i sistemi prevalenti di affidamento della ricostruzione grazie alle semplificazioni normative e all’impulso dato dalle ordinanze speciali del Commissario.

Tali schemi tipo risulteranno disponibili nelle prossime settimane.

Per gli affidamenti diretti, la Unità Operativa Speciale di Anac ha rielaborato la propria check list di controllo per consentire ai soggetti attuatori l’autovalutazione degli atti, tramite il supporto e coinvolgimento degli uffici speciali regionali per la ricostruzione.

La check list ha lo scopo di guidare a una più rapida e corretta compilazione dei bandi, così da alzare ancor di più la qualità delle procedure e dei lavori, con riduzione ulteriore dei tempi di verifica da parte dell’Anac, già molto contenuti.

Il commento del presidente Busia

La ricostruzione del dopo terremoto procede regolarmente anche grazie ai controlli dell’Anac, che garantiscono legalità e qualità delle opere. Questo è il frutto dell’intensa collaborazione fra l’Autorità Nazionale Anticorruzione e il Commissario per la Ricostruzione.”

“Dobbiamo avere la consapevolezza che i rischi di infiltrazioni criminose e corruttive possono esserci dati gli ingenti fondi per la ricostruzione. La tentazione di fare in fretta ad ogni costo, evitando i controlli, va assolutamente evitata. Il modello di Anac è che la ricostruzione si può fare bene, se c’è vigilanza collaborativa. Un esempio anche per tutti gli appalti del Pnrr”.

L’Autorità sta rafforzando ulteriormente il già considerevole impegno a favore della ricostruzione, con l’obiettivo di assistere soprattutto tanti piccoli enti al fine di promuovere la correttezza e la trasparenza delle procedure, e la più rapida conclusione dei lavori, anche attraverso la diffusione di metodologie e strumenti consolidati per la prevenzione di illeciti, condizionamenti e infiltrazioni negli appalti.”

Colgo l’occasione, in questa triste ricorrenza – conclude Busia – per ringraziare il lavoro svolto dal Commissario Giovanni Legnini e per esprimere apprezzamento per le sinergie messe in atto tra la struttura commissariale e l’Unità Operativa Speciale dell’Anac”.

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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