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Come si voterà il 25 settembre col Rosatellum?

lentepubblica.it • 27 Luglio 2022

rosatellum 25 settembreLe elezioni sono fissate per il prossimo 25 settembre, ma come si voterà col Rosatellum? Ecco ciò che c’è da sapere sulla legge elettorale.


Rosatellum 25 settembre: dopo le dimissioni di Mario Draghi, l’Italia sta vivendo la crisi di Governo, in attesa delle elezioni, che saranno il prossimo 25 settembre.

I partiti sono pronti ad iniziare la loro campagna elettorale, ma come si voterà col Rosatellum, l’attuale legge elettorale?

Vediamolo insieme.

Rosatellum 25 settembre: cosa si vota alle prossime elezioni

Le elezioni del 25 settembre saranno elezioni politiche, ovvero si andrà a votare per rinnovare le due parti del Parlamento: la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica.

I parlamentari eletti dovranno votare la fiducia al nuovo Presidente del Consiglio dei ministri, che sarà scelto dal Presidente del Senato, sulla base dei risultati elettorali e la maggioranza in Parlamento.

L’attuale legge elettorale è la legge Rosato, ufficialmente chiamata legge 3 novembre 2017, n.165, comunemente nota col nome di Rosatellum.
La legge, approvata nel 2017, è andata a sostituire la legge elettorale precedente, nota come Italicum.

Il prossimo 25 settembre sarà la seconda volta che verrà utilizzata, dopo il 2018, ma sarà un’elezione comunque inedita, a causa del taglio dei parlamentari. I numeri, infatti, sono stati ridotti a 400 per la Camera (dagli iniziali 630) e 200 per il Senato (da 315).

Rosatellum 25 settembre: come funziona la legge elettorale

rosatellum 25 settembreIl Rosatellum è un sistema elettorale misto, in parte maggioritario e in parte proporzionale. Ciò significa che un terzo dei seggi di Camera e Senato sia eletto in collegi uninominali (col sistema maggioritario) e agli altri due terzi siano eletti col sistema proporzionale, quindi divisi tra i partiti, a seconda delle percentuali ottenute durante il voto.

Nello specifico: il 37% dei seggi viene assegnato con sistema maggioritario a turno unico, nei collegi uninominali. In ogni collegio, viene eletto il candidato più votato, secondo il sistema uninominale secco.

Il 61% dei seggi, invece, viene ripartito proporzionalmente tra le coalizioni e le singole liste che hanno superato la soglia di sbarramento nazionale. La ripartizione dei seggi avviene a livello nazionale per la Camera e a livello regionale per il Senato.

Il restante 2% dei seggi è destinato al voto degli italiani residenti all’estero e viene assegnato con sistema proporzionale, che prevede un voto di preferenza.

Per quanto riguarda le soglie di sbarramento, sono fissate al 3%, su base nazionale, per i partiti che devono ottenere seggi. Mentre sono fissate al 10% per le coalizioni, con almeno una lista che abbia superato il 3%.

Rosatellum 25 settembre: le novità col taglio dei parlamentari

Con l’approvazione della riforma costituzionale n.1 del 19 ottobre 2020, votata in questa legislatura, ci saranno meno parlamentari alle Camere.

Al Senato si passa da 315 a 200 senatori, mentre alla Camera si passa da 630 a 400 deputati.
In tutto, quindi, ci saranno 600 parlamentari, ai quali si aggiungeranno i 5 senatori a vita, nominati dal capo di Stato.

Tra le novità, c’è anche la modifica dei collegi elettorali:

  • I collegi uninominali, assegnati con sistema maggioritario, sono 147 alla Camera e 74 al Senato;
  • I collegi plurinominali sono 245 alla Camera e 122 al Senato;
  • Per quanto riguarda gli italiani all’estero, i collegi sono 12, 8 alla Camera e 4 al Senato.

Proprio per questo, le elezioni del 25 settembre saranno inedite, perché ci sarà l’insediamento di due Camere in formato ridotto, col 30% dei parlamentari in meno.
Ciò porterà all’esclusione di molti attuali deputati e senatori, che non torneranno in Aula dopo le elezioni del 25 settembre.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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