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Tutti gli aggiornamenti sul Superbonus 110%

lentepubblica.it • 24 Ottobre 2022

aggiornamenti superbonus 110%Ecco tutti gli aggiornamenti sul Superbonus 110%, i fondi rimanenti e le relative scadenze, con un focus sugli altri bonus edilizi. 


Aggiornamenti Superbonus 110%: le ultime notizie sul Superbonus 110% risalgono ad agosto 2022, in piena crisi di governo. Durante l’estate scorsa, il futuro di questa agevolazione era incerto per le richieste pari a 39,7 miliardi di euro a fine luglio 2022. C’erano stati diversi cambiamenti, ma pochi chiarimenti per tutti i cittadini e le imprese coinvolte in questa misura del decreto Aiuti italiano. Con il nuovo governo che si sta appena insediando, la situazione non è certo più chiara.

Il Superbonus 110% lanciato da Mario Draghi ha ricevuto diverse revisioni, con clausole sempre aggiornate e requisiti che cambiano. Il sito dell’Agenzia delle Entrate prova a rendere la vita semplice a privati ed aziende, ma i parametri sono ancora rigidi. Infatti, questa agevolazione del 110% è valida per le spese sostenute a partire dal 1 luglio 2020 per interventi che migliorano l’efficienza energetica di condomini ed edifici e per interventi che riducono il rischio sismico.

Un po’ come l’ecobonus, che premia chi decide di migliorare gli edifici attraverso ristrutturazioni ed opere di messa in sicurezza con interventi come l’introduzione di impianti geotermici e l’uso di pannelli solari sia per l’energia elettrica che per l’acqua calda. Insomma, si tratta di due bonus governativi che si concentrano e che guardano al futuro.

Per quanto riguarda il Superbonus 110%, la nuova scadenza stabilita dal governo è il 31 dicembre 2025 con diverse percentuali di agevolazione che dipendono sia dalla data delle spese, dal tipo di lavori e dallo stato dell’avanzamento dei lavori stessi. Ma questi dati potrebbero cambiare presto. Infatti, ci sono rischi per i consumatori che decidono di richiedere il Superbonus 110% e anche per i cittadini che non hanno nulla a che fare con questa agevolazione statale. Il primo problema è la spesa che dovrebbe sostenere lo stato italiano che, ad ora, ammonta ad oltre 44 miliardi di euro. Il problema? Il governo ne aveva anticipati solo 31 miliardi.

Per questo, ci sono cantieri edili bloccati che aspettano soprattutto la cessione del credito. Questo perché la procedura per richiedere questa agevolazione fiscale è complicata e prevede sconti in fattura, l’uso di un intermediario professionista oppure la cessione del credito ad istituti come le banche che, ora, possono cedere l’importo anche a società e professionisti. Insomma, è un sistema complicato che apre la porta a frodi e fraintendimenti. Alla fine, nessuno è responsabile.

Le cessioni del credito sono recentemente ripartite dopo lo sblocco stabilito da una circolare dell’Agenzia delle Entrate. Nella lista di agevolazioni per la casa, il Superbonus 110% è uno dei meno chiari anche per gli esperti dell’industria. Ad esempio, i dettagli cambiano in base al tipo di edificio, come i condomini vincolati senza possibilità di effettuare interventi di coibentazione che, però, possono cambiare tapparelle o caldaie usufruendo del bonus. Forse servirebbe una campagna di promozione più efficace, magari usando un’agenzia SEO come AWISEE. Quello che è certo è che rimanere aggiornati è fondamentale.

Il Superbonus 110% non è l’unica agevolazione a tema edilizio a scadere a breve.

Ad esempio a fine anno scade il Bonus Facciate, una detrazione del 60% e il Bonus Barriere Architettoniche pari al 75%. Invece, è valido fino al 31 dicembre 2024 il Bonus Ristrutturazione con una detrazione del 50% e il Bonus Verde con un’agevolazione del 36%. La stessa data è valida per l’Ecobonus per la riqualificazione energetica e per il Sisma Bonus con le aliquote al 50, al 65, al 70 e al 75%. La scadenza più lontana è quella del 31 dicembre 2024, la data in cui scade il Bonus Mobili, un’iniziativa governativa che prevede una detrazione del 50% per le spese di acquisto di mobili ed elettrodomestici ma con specifici tetti di spesa.

In fondo, i bonus non sono mai abbastanza.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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