L’ultima relazione dell’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) sul settore assicurativo evidenzia il buono stato di salute delle compagnie, nonostante i risultati relativi alla raccolta premi abbiano fatto segnare una performance non proprio positiva.
Le cifre rilevate dicono che nel 2017 i premi si sono fermati a 132 miliardi di euro, con una flessione del 2,5% rispetto al 2016, mentre nel primo trimestre del 2018 sono tornati a crescere del 2,1% rispetto al periodo ottobre-dicembre.
Tuttavia il rischio truffa è sempre dietro l’angolo, soprattutto nel mondo del RC Auto: come tutelarsi? Ci si può affidare alle Assicurazioni Temporanee come strumento da utilizzare in sicurezza?
L’assicurazione auto temporanea, infatti, è una polizza che invece di valere per un intero anno, come quelle tradizionali, ha una scadenza limitata a un periodo o concordato al momento della stipula del contratto. Per esempio può essere particolarmente indicata a chi, spostandosi quotidianamente con i mezzi pubblici oppure a piedi, riserva l’uso dell’automobile solo ai fine settimana.
Nei primi sei mesi del 2018 sono stati ben 199 i veicoli fermati e sequestrati perché circolanti senza assicurazione, o circolanti nonostante il veicolo fosse già stato sequestrato.
Durante i controlli sono emerse diverse assicurazioni false, in genere quelle temporanee fatte online. I trasgressori tra l’altro, in alcuni casi, hanno dimostrato di aver effettuato il regolare pagamento che, anche se scontato, poteva comunque essere allineato con i premi di assicurazioni vere. Con grosse probabilità alcuni di loro sono stati vittime di truffe di false assicurazioni.
L’Ivass chiede agli utenti di prestare attenzione. I siti web di intermediazione devono sempre fornire i seguenti dati: generalità, l’indirizzo della sede; il recapito telefonico, il numero di faxm l’indirizzo e-mail, il numero e la data di iscrizione al Registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi, l’indicazione di esser soggetti al controllo Ivass. Il portale degli intermediari SEE (Spazio Economico Europeo), abilitati a operare in Italia, deve, inoltre, riportare l’eventuale sede secondaria.
Collegandosi al sito www.ivass.it si potrà infatti consultare la lista delle compagnie italiane ed estere ammesse ad operare in Italia e l’elenco degli avvisi relativi a “Casi di contraffazione o società non autorizzate, siti internet non conformi alla disciplina sull’intermediazione” del Registro unico degli intermediari assicurativi.
[…] Assicurazioni Temporanee sicure: le truffe come possono essere evitate? […]
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