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Avvocato Penalista: l’identikit di una professione non semplice

lentepubblica.it • 3 Settembre 2018

avvocato-penalista-identikit-professioneAvvocato Penalista: vi forniamo l’identikit di una professione spesso non semplice, grazie all’intervista all’Avvocato Penalista Giuseppe Migliore.


Quali sono le criticità e le prospettive principali della sua professione?

 

 

Tra le criticità della professione di avvocato penalista ve ne sono alcune legate soprattutto ad un’inefficienza generale della “macchina giudiziaria”.

 

La lunga durata dei processi penali, ad esempio, è in larga parte dovuta a motivi legati ad una carente organizzazione delle risorse e del personale del settore giustizia (che in ogni caso andrebbero implementati, essendovi anche un’innegabile deficit di personale).

 

Tutto ciò si riverbera spesso in molti rinvii delle udienze (che in gran parte sarebbero facilmente evitabili con una organizzazione migliore e più razionale dell’apparato burocratico della giustizia) che sono frustranti sia per il professionista che per il suo assistito, portando ad una durata del procedimento francamente inaccettabile e lesiva del diritto dell’individuo ad avere un giusto processo in tempi ragionevoli.

 

Tale problematica ovviamente si palesa ancora più grave nei casi in cui l’imputato sia privato della libertà personale in attesa del giudizio.

 

Tra le principali prospettive della professione individuo soprattutto la necessità di una specializzazione dell’avvocato, esigenza che mano a mano si va affermando con forza anche all’interno dell’avvocatura (seppur con qualche resistenza).

 

Infatti al vecchio modello di avvocato che si occupava di ogni ambito del Diritto, patrocinando cause civili, penali o amministrative, si sta mano a mano sostituendo la figura dell’avvocato specializzato in un singolo settore del Diritto, che si occupa quindi solo o di Diritto civile, o penale o amministrativo e così via.

 

Ritengo che il processo di specializzazione del professionista legale sia un approdo necessario ed importante, soprattutto a tutela degli assistiti che potranno affidarsi ad un professionista formato e specializzato in maniera specifica nel settore del Diritto oggetto di causa, in grado quindi di fornire una prestazione professionale di alto livello al cliente.

 

 

Che domande si sente porre più spesso dai suoi clienti?

 

 

Tra le domande che più spesso mi sento rivolgere dagli assistiti ve ne sono alcune legate alla criticità che ho appena segnalato, ovvero alla durata del processo penale.

 

Quasi ogni assistito, all’inizio del rapporto professionale (forse avendo già sentito parlare della lentezza dei procedimenti penali) mi domanda quale sarà la durata preventivabile del processo, mettendomi – devo dire la verità – in grande difficoltà, poiché la durata del processo è qualcosa che dipende da molteplici fattori, la quasi totalità dei quali sfuggono alla previsione o alla volontà dell’avvocato.

 

Tra le altre domande che più spesso mi sento rivolgere ce ne sono alcune che sono legate ai diversi esiti che lo stesso processo può avere in fasi processuali diverse: in altre parole spesso mi sento chiedere come sia possibile, dopo essere stati condannati in primo grado, essere assolti in appello o in cassazione, o viceversa.

 

In effetti anche le cronache giudiziarie ci consegnano casi processuali di impatto mediatico che hanno trovato un’altalena di risultati tra i diversi gradi di giudizio; il cittadino si sente spaesato, non riuscendo a capire come sia possibile che sulla base delle medesime carte processuali dei giudici possano ritenere l’imputato colpevole mentre degli altri innocente.

 

Si deve però comprendere che il Diritto, ancor di più nell’ambito penale, non è una materia scientifica, ma bensì una parte rilevante della contesa giuridica è rimessa al cosiddetto libero convincimento del Giudice, che in quanto tale può mutare mutando la persona del giudicante.

 

Inoltre è fondamentale pensare che se il nostro Codice prevede la possibilità di un giudizio di appello e di un giudizio di cassazione è proprio perché il legislatore fu ben conscio del fatto che le decisioni giudiziarie sono criticabili e modificabili, e, specialmente in un campo delicato come quello penale, sempre perfettibili.

 

 

Che difficoltà può riscontrare un cliente nella ricerca e nella scelta di un buon avvocato penalista?

 

 

Le difficoltà sono comuni a quelle legate al reperimento o alla scelta di un buon professionista in ogni altro campo; la differenza è che una cattiva scelta fatta in fase di ricerca di un idraulico potrà portare alla rottura di una tubazione, mentre scegliere un avvocato penalista inidoneo può portare a conseguenze ben peggiori.

 

Indubbiamente può esser difficile scegliere un buon avvocato penalista, anche perché i colleghi che si occupano di tale ambito di attività sono ormai moltissimi (anche se ancora in numero minore rispetto ai colleghi che si occupano di Diritto civile), e può capitare di non avere conoscenza diretta di un avvocato penalista in quanto è la prima volta che si ha un problema di carattere penalistico.

 

In generale posso affermare che ritengo molto importante avere un colloquio conoscitivo con il professionista prima di affidargli la propria difesa.

 

Personalmente offro sempre una prima consulenza gratuita al cliente che si affaccia per la prima volta al mio studio, proprio nell’ottica di fare una reciproca conoscenza anche per capire – da entrambi i lati – se si è interessati e convinti nel voler effettivamente instaurare un rapporto professionale che si ritiene (sulla base dell’incontro conoscitivo) possa essere proficuo e costruttivo.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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