Nel testo della Legge di Bilancio 2020, pubblicato il 3 novembre sul sito del Senato e da ufficializzare entro il 31 dicembre di quest’anno (per poter entrare in vigore a partire dal 1° gennaio 2020), c’è la proroga fino al 31 dicembre 2020 del bonus casa.
La guida al Bonus prima casa per giovani under 36.
Questo bonus include tutta una serie di misure tese a incentivare il rinnovamento edilizio grazie al rimborso di una parte, ad esempio, dei prezzi di montascale, ascensori, impianti, ecc. Inoltre tal rimborso non comprende solo la spesa del bene in sé ma anche quella necessaria per la progettazione, per la manodopera e via dicendo.
Proprio per questo si tratta di una delle proroghe più attese da parte sia di imprese e lavoratori del settore sia delle famiglie che hanno un immobile di vecchia data da sistemare. Vediamo allora tutte le agevolazioni disponibili tra confermate e novità.
Uno dei cambiamenti più drastici riguarda la modalità dei pagamenti per poter accedere agli sgravi. Questi ultimi, infatti, si potranno ottenere solo se le spese vengono pagate con mezzi tracciabili (come bancomat, carte di credito ma anche bonifico, bancario o postale). È chiaro il fine di questo provvedimento fiscale: la lotta all’evasione. I requisiti e le modalità di fruizione, invece, sono gli stessi.
Dopo tal premessa, passiamo ora in rassegna i vari bonus che rientrano all’interno del piano casa.
Prevede la detrazione del 50% su un tetto massimo di 96 mila euro per interventi di:
Oltre alla progettazione e alla manodopera, come già anticipato, rientrano nelle detrazioni anche le spese per:
Prevede una detrazione dell’80% per i condomini ubicati nelle zone sismiche 1, 2 e 3, e dell’85% se i lavori svolti rientrano tra quelli agevolati dal sismabonus (che prevede sgravi dal 50% all’80% per i privati e dell’85% per i condomini) e dall’ecobonus (che prevede sgravi per interventi di riqualificazione energetica di un edificio che vanno – a seconda del tipo di intervento – variabili dal 50% al 65% per i privati fino al 75% per i condomini).
Bonus su mobili ed elettrodomestici
Prevede la detrazione del 50% su una spesa massima complessiva di 10 mila euro e solo se svolta in seguito a spese di ristrutturazione edilizia nel 2019.
Tra i mobili più comuni che rientrano nella detrazione troviamo: letti, materassi, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, credenze, apparecchi di illuminazione etc.
Per ottenere gli sgravi, inoltre, gli elettrodomestici non devono essere di classe energetica inferiore alla A+ (A per i forni).
Prevede un risparmio maggiore, minore o nullo a seconda del tipo di caldaia installato:
Inoltre, il Decreto Crescita dà la possibilità ai contribuenti di sostituire la detrazione in 10 anni con uno sconto immediato del 50%, solo però per i beni e i lavori rientranti nelle agevolazioni dell’ecobonus e sismabonus.
Infine, le ultime novità sul bonus casa riguardano l’aggiunta nel 2020 di 2 bonus, uno sulle facciate e uno sull’affitto.
Prevede una detrazione del 90% senza limiti di spesa nel caso di recupero e restauro delle facciate di abitazioni private o condomini. Tra i lavori ammessi dovrebbero esserci quelli di:
L’obiettivo è quello di donare agli edifici delle città italiane, appunto, una nuova faccia, riducendone il degrado esteriore (più diffuso in certe zone piuttosto che in altre).
Si tratta di una misura a sostegno delle famiglie a basso reddito, e quindi le più bisognose, che dovranno presentare un apposita domanda al Comune che, a sua volta, stilerà delle graduatorie, aggiornate ogni 3 mesi.
Le famiglie verranno individuate quindi probabilmente in base all’ISEE. Il tetto massimo è ancora da definire.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it