Lo scorso dicembre, il Ministero delle Pari Opportunità ha pubblicato un avviso per annunciare il Bonus casalinghe. Ecco di cosa si tratta.
Bonus casalinghe: il 15 dicembre scorso, il Ministero delle Pari Opportunità ha pubblicato un avviso, per comunicare le modalità e i requisiti del Bonus casalinghe.
A dispetto del nome, l’agevolazione è riservata a donne e uomini che svolgono attività domestica ed è ideata per aumentare l’inclusione sociale di questi soggetti.
Vediamo di cosa si tratta nello specifico, quali sono i requisiti e come richiederlo.
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Il Bonus casalinghe è un finanziamento rivolto agli enti di formazione e alle associazioni, così da poter erogare corsi di formazione gratuiti, destinati a chi svolge attività domestica.
Il fondo era stato istituito dal Decreto Agosto 2020, con lo stanziamento di 3 milioni di euro, per incrementare le opportunità lavorative dei soggetti che svolgono attività finalizzate alla cura dell’ambiente domestico e delle persone, senza vincolo di subordinazione e a titolo gratuito.
L’agevolazione è stata introdotta per investire in “occasioni di qualificazione e di empowerment”, come annunciato dal Ministro per le Pari Opportunità, Elena Bonetti. Il bonus è pensato per rafforzare le competenze di chi non lavora, promuovendo l’accesso ad opportunità lavorative e culturali.
Bisogna chiarire, quindi, che il Bonus casalinghe non è un contributo economico per chi svolge attività domestica, bensì un fondo rivolto agli enti di formazione, che verranno selezionati tramite un apposito bando, per organizzare percorsi formativi per la riqualificazione di donne e uomini.
Chi svolge attività domestica avrà l’opportunità di partecipare a corsi di formazione, in modo gratuito, per aprirsi a nuove opportunità nel mondo del lavoro e della cultura.
Al bando potranno fare domanda sia enti pubblici che privati, ma anche associazioni che svolgono attività di formazione. Gli enti dovranno utilizzare i fondi ricevuti per organizzare corsi formativi per coloro che svolgono attività nell’ambito domestico.
La maggior parte dei corsi, che saranno finanziati, saranno inerenti al settore digitale. I corsi comprenderanno diversi tipi di attività formative, ma che saranno funzionali all’inserimento lavorativo e alla valorizzazione delle attività di cura.
Tra le tematiche su cui si focalizzeranno i corsi, troviamo:
I corsi dovranno svolgersi nell’arco di 12 mesi e dovranno essere esclusivamente in modalità telematica.
Per ottenere i fondi, gli enti, sia pubblici che privati, potranno presentare le domande entro le ore 12.00 del 31 marzo 2022.
In seguito, i soggetti beneficiari dei corsi potranno presentare la richiesta successivamente, direttamente presso gli enti, per poter partecipare ai corsi organizzati, in maniera totalmente gratuita.
È importante ricordare che, per poter accedere al Bonus, è necessario essere iscritti all’Assicurazione obbligatoria per il lavoro svolto in ambito domestico ed essere in regola col pagamento della polizza assicurativa INAIL contro gli infortuni domestici.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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