Arriva una nuova agevolazione per aiutare i padri (ma anche le madri) che devono provvedere al mantenimento dei figli: ecco tutto quello che c’è da sapere sul Bonus padri separati.
Il Bonus padri separati (aperto, però, anche alle madri) è un’agevolazione pensata per i genitori che devono provvedere al mantenimento dei figli, ma che non sono più in coppia e che versano in uno stato di bisogno.
Si tratta di un Bonus introdotto dal Decreto Sostegni e confermato dalla Legge delega fiscale, pensato per aiutare i genitori che ne hanno bisogno, soprattutto dopo la pandemia di Covid-19.
Vediamo allora di cosa si tratta.
Il Bonus padri separati consiste in un contributo di massimo 800 euro, pensato come aiuto economico ai padri e alle madri che hanno almeno un figlio e sono separati o divorziati.
Lo scopo del contributo è quello di aiutare economicamente i genitori che devono mantenere i figli, ma che hanno subito una riduzione, la sospensione o la perdita del lavoro, a causa della pandemia di Covid-19.
Il contributo potrà coprire in parte o tutto il valore dell’assegno di mantenimento, fino ad un massimo di 800 euro. Avrà la durata di un anno e sarà erogato anche ai genitori separati con figli maggiorenni portatori di handicap.
Per poter richiedere il Bonus, occorrerà essere in possesso di alcuni requisiti:
Il Bonus sarà erogato solamente ai genitori che, nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2021, non hanno ricevuto l’assegno di mantenimento o lo hanno ricevuto solo in forma parziale.
Per le modalità di richiesta, occorrerà aspettare le direttive del Dipartimento per le politiche della famiglia, appena verrà pubblicato il decreto attuativo contenente la misura.
Per il Bonus padri separati, il Governo ha stanziato 10 milioni di euro: il contributo sarà erogato fino ad esaurimento delle risorse.