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Calabria, situazione tesa per Rifiuti a Capo Vaticano: fase di transizione difficile per gli Enti Locali

lentepubblica.it • 26 Agosto 2020

calabria-rifiuti-capo-vaticanoIn Calabria situazione molto tesa a causa dei rifiuti, nella zona di Capo Vaticano: una fase di transizione difficile per gli Enti Locali in tutta Italia.


Capo Vaticano, come molti sanno, è una località balneare a vocazione turistica in provincia di Vibo Valentia. La località è circondata da chilometri di costa (denominata simbolicamente) Costa degli dei, che da Pizzo Calabro a Nicotera delineano scenari degni di un paradiso tropicale.

Negli ultimi tempi, tuttavia, per cittadini e vacanzieri la situazione è degenerata nel degrado a causa dei rifiuti.

Sul fronte ambientale e del decoro urbano infatti la situazione nella località appare decisamente sfuggita di mano.

In primo luogo sono  i cittadini le vittime più colpite da questo fenomeno. I rifiuti spesso ammassati ai margini delle strade e vicino alle abitazioni non solo non sono belli alla vista.

Ma rappresentano un serio pericolo a livello di salute per chi abita nelle zone.

A risentirne in secondo luogo è proprio il turismo: il territorio di Capo Vaticano è infatti ricco di strutture ricettive dotate di servizi di animazione.

Un giro d’affari che in Estate, e soprattutto in questa che soffre ancora le conseguenze del Covid-19, tiene viva la zona e crea benefici anche per i cittadini.

In questo video possiamo vedere la situazione del degrado alla spiaggia delle Grotticelle di Capo Vaticano.

 

Il mondo dei Rifiuti vive una fase di transizione

Il mondo degli Enti Locali sta in questo momento attraversando una complicata fase di transizione, che ha al suo centro le rilevanti disposizioni normative che vanno a modificare l’attuale quadro.

Sono diverse le delibere pubblicate dall’autorità di Settore l’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) per fornire una regolamentazione adeguata.

In particolare, le nuove regole definiscono i corrispettivi TARI da applicare agli utenti nel 2020-2021 e gli obblighi di comunicazione.

Ad esempio, con la nuova Delibera Arera 444/2019/R/rif  l’Autorità impone a Comuni e gestori la pubblicazione dei contenuti minimi obbligatori da riportare sui siti internet istituzionali.

L’obiettivo dell’ARERA è quello di garantire così maggiore trasparenza sulle caratteristiche del servizio rifiuti. (Maggiori informazioni sono disponibili a questo link).

Inoltre, tramite la delibera 71/2020 e il relativo allegato A ha anche stabilito le linee guida per il settore dei rifiuti con riferimento ai temi inerenti alla qualità del servizio. (Maggiori informazioni sono disponibili a questo link).

Una situazione problematica con i Rifiuti comune a tutta Italia

Questa criticità relative alla Situazione dei Rifiuti e ai mancati adempimenti in materia riguardano, ovviamente, non solo la Calabria, ma tutta Italia.

Tranne alcune “isole felici”, soprattutto al Nord, la situazione con gli adempimenti della nuova normativa continua a essere critica in molte Regioni Italiane.

La mancata adozione delle piattaforme della Trasparenza, ad esempio, preclude la possibilità ai cittadini di presentare reclami.

I Comuni che non si adeguano cosa rischiano?

Ricordiamo che già dal il 1° Luglio 2020 (proroga del termine iniziale, il 30 Aprile) sono entrati in vigore questi nuovi obblighi.

Ovviamente i soggetti interessanti dovranno dotarsi di moduli web adatti a predisporre e mantenere aggiornata un’apposita sezione del proprio sito internet, facilmente accessibile dalla home page comunale.

I contenuti devono essere esposti in modo facilmente comprensibile. E devono essere organizzati in modo tale da favorire, da parte dell’utente, la chiara identificazione delle informazioni inerenti all’ambito territoriale di proprio interesse.

Chi non si adegua infrange le norme in materia di trasparenza amministrativa.

Le sanzioni sono previste dall’art. 47 del d.lgs. 33/2013 che prevede specifiche sanzioni pecuniarie.

 

 

 

Calabria, situazione Rifiuti a Capo Vaticano: protesta dei cittadini

Intanto in Calabria la situazione si è fatta pesante nei Comuni della zona che vanno da Ricadi a Nicotera, tutti interessati dal degrado dei rifiuti.

Gli abitanti del luogo, ormai arrivati al limite di sopportazione, hanno deciso dunque di protestare in maniera decisa.

Casi emblematici si sono verificati, infatti, nella zona di Nicotera Marina.

Spesso infatti i vigili urbani che fanno le multe per divieto di sosta sono preda delle lamentele dei propri concittadini che, in buona sostanza, si lamentano per il fatto che invece di fare le multe gli agenti dovrebbero occuparsi dei camion della raccolta rifiuti che non passa.

Un caso, che ovviamente, rappresenta un’esperienza limite: però ben espone una situazione che diventa giorno dopo giorno sempre più critica.

L’esposto Cogetur

Come dicevamo anche il Turismo in Calabria è vittima della situazione dei Rifiuti a Capo Vaticano.

Così anche il Cogetur, Consorzio turistico della provincia vibonese, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Vibo, informando anche il prefetto e il commissario alla guida del Comune, il presidente della Regione, l’assessore regionale all’Ambiente e il presidente della Provincia di Vibo.

A segnalare la situazione il Presidente del Consorzio, Antonio Loiacono, che denuncia la grave situazione nel limitrofo comune di Ricadi:

“Ci permettiamo di segnalare la gravità, dal punto di vista sanitario ed anche economico e sociale, di tale intollerabile scempio igienico-sanitario determinato dal completo, totale disservizio relativo alla mancata reiterata raccolta e gestione dei rifiuti solidi urbani. Noi cittadini ed imprenditori ricadesi riteniamo che tale degrado non sia più tollerabile e pretendiamo […] che ciascuno sia chiamato […] a svolgere i propri doveri, compiutamente e competentemente, nell’interesse esclusivo della collettività.”

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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