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Calcolo ISEE 2019: a cosa serve e come si effettua

lentepubblica.it • 17 Ottobre 2019

isee

L’ISEE costituisce il principale strumento di accesso a determinati bonus o prestazioni sociali agevolate, in base al proprio reddito. Vediamo più nel dettaglio quali sono questi vantaggi.


Cosa è l’ISEE?

Calcolo ISEE. L’ISEE, ovvero l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, riassume in poche parole la situazione economica del proprio nucleo familiare, cioè di tutte quelle persone che rientrano nel cosiddetto “stato di famiglia”, quindi coabitanti presso una determinata abitazione.

L’ISEE indica il livello economico di un nucleo familiare, tenendo quindi conto di tutti i tipi di ricchezza che si possiedono, quali immobili, rendite finanziarie, redditi vari, ecc…

Inoltre, lo stesso livello di ricchezza associato a due famiglie completamente diverse avrà un peso altrettanto differente, in quanto l’ISEE è il risultato di un complicato intreccio di variabili matematiche e non matematiche. Quest’ultime sono molteplici e piuttosto complesse, come la quantità di persone all’interno del nucleo familiare o l’eventuale presenza di disabili.

La sua valenza è annuale, precisamente fino al 31 dicembre dell’anno in cui è stato presentato il DSU. Quest’ultimo ha valenza annuale e contiene i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali di un nucleo familiare, avente validità dal momento della presentazione fino al 15 gennaio dell’anno successivo. I dati al suo interno possono essere autodichiarati, almeno in parte, come ad esempio i dati anagrafici.

È bene sottolineare come tutti i cittadini residenti in Italia possono farlo per accedere a tutte le agevolazioni e bonus associati.

A cosa serve l’ISEE?

L’ISEE va fatto ogni volta che si desidera ottenere un qualsivoglia bonus o agevolazioni legata al proprio reddito, ad esempio:

  • Sconti sulle bollette del gas, dell’acqua o dell’energia elettrica;
  • Sconti sui vari canoni televisivi, quali Telecom e RAI;
  • Detrazione sulle tasse universitarie;
  • Sconti sui trasporti pubblici;
  • Agevolazioni per invalidi;
  • Prestazioni per i minori, come il Bonus Bebè;

Spesso le prestazioni per cui si richiede l’ISEE sono locali, quindi anche informazioni e requisiti di accesso possono cambiare da Comune a Comune. Ovviamente, il possesso dell’ISEE non palesa il diritto alla prestazione, essendo solo un requisito.

Come si effettua il calcolo ISEE

Per effettuale il calcolo ISEE occorre conoscere due valori: l’Indicatore della Situazione Economica (ISE) del nucleo familiare e il parametro della scala di equivalenza.

Questo ISE è dato dalla somma dei redditi dei vari componenti della famiglia (ISR), più il 20% del patrimonio mobiliare e immobiliare posseduto in un determinato anno da ciascun familiare moltiplicato per l’ISP (somma del patrimonio mobiliare e immobiliare di ogni componente, al netto delle eventuali detrazioni).

Tale dato, moltiplicato a sua volta per il parametro della scala di equivalenza, dà come risultato l’ISEE. Ricordiamo come la scala di equivalenta è influenzata dal nucleo familiare e di eventuali maggiorazioni.

I vari tipi di ISEE

Il calcolo dell’ISEE è necessario per l’accesso alle prestazioni sociali la cui erogazione dipende dalla situazione economica familiare, perciò ne esistono di più tipi:

  • Ordinario o Standard: Questo tipo di indicatore vale per la maggior parte delle prestazioni;
  • Università: Per accedere al diritto allo studio universitario lo studente deve identificare il proprio nucleo familiare e se quest’ultimo non è “autonomo” viene considerato, solo per le prestazioni universitarie, nel nucleo dei proprio genitori, pur avendo diversa residenza;
  • Minorenni: Questa tipologia è utile per l’accesso alle prestazioni agevolate rivolte ai minorenni che siano figli di genitori non coniugati tra loro e non conviventi;
  • Corrente: Questo tipo di ISEE consiste in quest’ultimo in una versione aggiornata dei redditi e trattamenti degli ultimi 12 mesi quando si siano verificate rilevanti variazioni del reddito, come la perdita del posto di lavoro;
  • Socio-Sanitario: L’ ISEE di questo tipo è utile per l’accesso alle prestazioni sociosanitarie come l’assistenza domiciliare per le persone con disabilità e/o non autosufficienti. Le persone disabili maggiorenni hanno la facoltà di decidere se scegliere un nucleo più ristretto rispetto a quello ordinario.
  • Socio-Sanitario residenze: Nel caso di ricoveri presso Residenze Socio Sanitarie Assistenziali (RSA, RSSA) l’ospitalità alberghiera non è a carico del Servizio sanitario nazionale. Anche in questo caso è possibile optare per la dichiarazione del nucleo più ristretto. Inoltre, esistono delle differenze tra la condizione economica dell’anziano non autosufficiente che ha figli in grado di aiutarlo, e quella di chi non ha alcun sostegno per fronteggiare le spese.

Cosa contiene il DSU

La DSU è strutturata in diverse sezioni, chiamate “moduli”. In ciascun modulo, è richiesto l’inserimento di determinate informazioni, quali:

  • La composizione del nucleo familiare;
  • Residenza;
  • Dati anagrafici dei singoli componenti del nucleo familiare;
  • Patrimonio mobiliare;
  • Patrimonio immobiliare;
  • Redditi familiari;
  • Eventuali assegni percepiti;
  • Veicoli posseduti;

Come detto in precendenza, i dati contenuti nella DSU sono in parte autodichiarati e in parte acquisiti dall’Agenzia delle Entrate e dall’INPS.

In relazione a quest’ultime, il soggetto che compila la DSU si assume la responsabilità, anche penale, di quanto dichiarato.

Per nucleo familiare si intende quello alla data di presentazione della dichiarazione. I redditi da dichiarare sono riferiti al secondo anno solare precedente la presentazione della DSU, mentre il patrimonio mobiliare e immobiliare è quello posseduto alla data del 31 dicembre dell’anno precedente a quello di presentazione della DSU.

Fonte: articolo di Claudio Bonaccorso
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