Per chiudere una partita IVA, società e lavoratori autonomi devono seguire un iter ben preciso. Vediamo quale.
Chiudere partita IVA: la partita IVA è uno strumento indispensabile per le società e i lavoratori autonomi e serve a registrare un’attività all’Agenzia delle Entrate, così da essere sempre identificabile.
L’identificazione avviene mediante un codice di 11 cifre, col quale la società o il lavoratore autonomo è identificato.
Come sappiamo, la partita IVA è indispensabile per lo svolgimento, in forma organizzata, del lavoro autonomo che rispecchia le seguenti caratteristiche:
È indispensabile, infatti, per le attività professionali e gli e-commerce.
Ma se terminiamo la nostra attività, come possiamo chiudere la partita IVA? Vediamolo insieme.
Per poter chiudere una partita IVA, occorre compilare il modello AA9/12 o AA7/10 e inviarlo all’Agenzia delle Entrate.
Il modello AA9/12 deve essere utilizzato dalle persone fisiche che vogliono chiudere la propria partita IVA, quindi imprese individuali e lavoratori autonomi (sia professionisti che artisti).
Il modello AA7/10, invece, deve essere compilato dai soggetti diversi dalle persone fisiche, quindi società, enti e associazioni.
È importante che il modulo venga compilato e inviato entro 30 giorni dalla data di cessazione della propria attività.
Chiudere la partita IVA non ha alcun costo per il contribuente.
Per dichiarare la cessazione dell’attività, bisognerà barrare la casella 3 del quadro A, inserendo il codice della propria partita IVA e la data di conclusione dell’attività.
Poi, il documento andrà inviato, con le seguenti modalità:
Col Decreto legge 193/2016, si prevede la chiusura d’ufficio di tutte le partite IVA considerate inattive.
Una partita IVA diventa inattiva se, negli ultimi tre anni, non è stata operativa. La verifica viene fatta dall’Anagrafe Tributaria e la comunicazione viene inviata ai contribuenti che hanno omesso la presentazione della dichiarazione dei redditi o della dichiarazione IVA.
Il contribuente avrà 60 giorni di tempo per comunicare i dati non noti all’Agenzia delle Entrate, dall’invio della comunicazione.
Come previsto dal decreto, non sono previste sanzioni in caso di mancata comunicazione della chiusura della partita IVA inattiva.