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Codice Appalti: in Gazzetta Ufficiale l’errata corrige

lentepubblica.it • 19 Luglio 2016

errata corrigeCodice Appalti: in Gazzetta Ufficiale l’errata corrige. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale, Serie generale, n. 164 del 15.07.2016, il comunicato contenente avviso di rettifica e di errata corrige al D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, recante: «Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonche’ per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture».

Codice Appalti: in Gazzetta Ufficiale l’errata corrige

Le rettifiche sono state pubblicate dopo quasi 3 mesi della pubblicazione del decreto:

  • contengono circa 170 modifiche su un testo composto da 220 articoli;
  • modificano circa 100 articoli su 220 (il 44% dell’articolato);
  • le modifiche in larga parte riguardano riferimenti errati contenuti all’interno dell’articolato.

Critiche, nei mesi passati, erano arrivate dall’ANCE, che aveva chiesto modifiche alla disciplina delle procedure negoziate e aveva sottolineato, fra le altre cose, come fosse oggettivamente difficile aggiudicare appalti con l’offerta economicamente più vantaggiosa su un progetto esecutivo e improprio o prevedere tale criterio per un appalto semplice da poco più di un milione di euro.

Il nuovo Codice dei Contratti pubblici, entrato in vigore il 19 Aprile scorso, è stato adottato con un unico decreto legislativo assicurando sia il recepimento della Direttiva dell’Unione Europea che il riordino complessivo della normativa di settore.

In questa fase iniziale, tra l’altro, le difficoltà incontrate dalle stazioni appaltanti hanno generato una notevole riduzione del numero di procedure di affidamento degli appalti avviati, che potrebbe comportare gravi ripercussioni ad un settore che da lungo tempo è in grave sofferenza.

Il CUP, codice unico di progetto per gli investimenti, deve essere richiesto solo nel caso di lavori pubblici o anche per l’acquisto di beni mobili, arredi, spesa in conto capitale? Maggiori informazioni qui.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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