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Collare elettrico a cani per ricerca tartufo: è illegale

lentepubblica.it • 6 Maggio 2023

collare-elettronico-cani-tartufoScattata la denuncia per due persone che utilizzavano una tipologia di collare elettrico per dei cani utilizzati per la ricerca del tartufo.


Il collare elettrico per cani è un dispositivo che può essere facilmente acquistabile nei negozi e che molti fanno indossare al proprio cane, per diversi motivi.

Si tratta nello specifico di un dispositivo da mettere al collo del cane e che dà scosse all’animale, di diversa intensità e durata, attraverso delle sonde in metallo, posizionate sul collare. Le scosse sono attivate da un telecomando e il padrone può decidere quando e per quanto tempo inviare la scossa al cane.

Collare elettrico a cani per ricerca tartufo: è illegale

Secondo la legge in alcuni casi può essere illegale: lo è senz’altro se utilizzato come strumento coercitivo per costringere il cane alla ricerca del tartufo.

Di recente alcune verifiche dell’associazione Accademia Kronos di Salerno e l’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) hanno infatti constatato un utilizzo non consono di questo dispositivo a danno di alcuni cani costretti alla ricerca di tartufo sul territorio.

I recenti controlli hanno interessato i comuni di Eboli, Campagna, Serre e Postiglione in provincia di Salerno e hanno portato alla denuncia di due persone per utilizzo di radiocollari elettrici.

Le guardie, infatti, attratte dal latrare di un cane, hanno scoperto che i due, per cercare tartufi, si servivano di cani con indosso dei radio collari in grado di rilasciare, tramite telecomando, una forte scarica elettrica in grado di immobilizzare l’animale.

I due sono quindi stati identificati, mentre il radiocollare è stato sequestro insieme al telecomando. Il reato contestato è quello dell’art.727 C.P. secondo comma “per aver detenuto e sottoposto il proprio cane a condizioni etologicamente incompatibili con la sua natura nonchè produttive di gravi sofferenze“.

Risultano inoltre identificate diverse decine di persone trovate all’interno delle aree boscate ma anche controllate numerose aree normalmente interessate da attività di bracconaggio primaverile, con l’installazione e messa in funzione di richiami acustici riproducenti il verso della quaglia.

 

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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