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Come ridurre il meteorismo intestinale?

lentepubblica.it • 13 Dicembre 2021

meteorismo-intestinaleIl meteorismo è un accumulo di gas a livello gastrointestinale, che provoca fastidio e disagio per via della sensazione di distensione e gonfiore dell’addome. Il meteorismo determina disturbi come dolore e crampi dell’addome, flatulenza, tensione. La sensazione di avere l’addome gonfio può durare qualche minuto o perdurare anche per diverse molte ore, e può essere associata talvolta a diarrea oppure a stitichezza.

Squilibri dell’alvo intestinale e meteorismo: ecco la correlazione

Come altri problemi del tratto enterico, anche il meteorismo potrebbe essere riconducibile a un problema di disbatteriosi enterica o dismicrobismo dell’alvo intestinale. Ciò accade quando si altera il fisiologico equilibrio della comunità microbica che popola (anzi, affolla) l’intestino. In condizioni fisiologiche, il microbiota o microflora del tratto intestinale è in stretta relazione col sistema immunitario, ci protegge da patologie e infezioni, assorbe preziosi nutrienti dall’alimentazione, concorre alla salute generale.

Quando invece l’alvo è sottosopra, iniziano i problemi… ma per questo è possibile utilizzare Yovis 1g, a base di fermenti probiotici in concentrazione adeguata, batteri ad azione positiva per alvo intestinale e l’organismo intero, in grado di ripopolare la flora microbica impoverita o alterata, integrando i batteri mancanti e rinforzando la barriera enterica.

L’importante sarà assumere prodotti ricchi di fermenti variati e differenti per specie, generi e ceppi, dato che la nostra flora è variegata e ben diversificata, una vera caratteristica differente in ciascun individuo (si parla di fingerprint batterico o impronta batterica digitale).

Flatulenza e aerofagia possono accompagnare gonfiore e meteorismo

 

Stomaco e tratto intestinale, in condizioni normali, contengono gas che sono per lo più assorbiti dalle pareti enteriche e immessi nel sangue per essere espulsi. Tuttavia, l’aria residua può essere eliminata anche attraverso la bocca o l’orifizio anale.

In quest’ultima evenienza si parla di flatulenza, provocata dall’ingestione di aria mentre si deglutisce (vedremo che ciò avviene soprattutto quando parliamo mentre mangiamo e quando mastichiamo troppo velocemente).

Un’altra causa è la formazione di gas da parte della flora enterica batterica (soprattutto dai batteri del colon) come conseguenza di processi fermentativi. La flatulenza è in realtà un processo fisiologico che avviene quotidianamente; quando si accompagna al meteorismo può essere eccessiva e provocare un grande imbarazzo, oltre che sofferenza.

L’aerofagia, ossia la troppa ingestione di aria dalla bocca, può contribuire alla formazione di gas intestinale. Come avevamo accennato, si può deglutire troppa aria per esempio mangiando e masticando velocemente, ma anche fumando, o per un’eccessiva salivazione determinata dalla masticazione di gomme o caramelle.

La produzione di gas eccessivo nell’intestino può essere riconducibile a diversi fattori:

 

Alimentazione trascurata e disordinata

Abbiamo visto poco fa alcune abitudini alimentari sbagliate, come quella di mangiare troppo in fretta, favorendo la produzione di gas dovuta ad aerofagia. Non solo. Anche il consumo di legumi e crucifere o brassicacee potrebbe essere una causa. Tuttavia, la fibra alimentare è necessaria al transito intestinale, perciò non eliminiamo frutta e ortaggi dalla dieta, ma consumiamoli in piccole porzioni, magari frullando le verdure meno tollerate dall’intestino per privarle della pellicola esterna.

Intolleranze o malassorbimento

Il meteorismo può essere provocato da intolleranze alimentari oppure sindromi da malassorbimento, come ad esempio la celiachia (che è diversa dall’intolleranza al glutine, che pure può causare problemi di meteorismo). Infatti, l’incapacità di digerire e assimilare completamente certe sostanze, come per esempio il lattosio (lo zucchero contenuto nel latte e nei latticini) o i lieviti può determinare la fermentazione di tali sostanze da parte dei batteri enterici, e dunque ha come conseguenza l’accumulo di aria intestinale.

Quali rimedi pratici contro il meteorismo?

Se ci sentiamo gonfi, non è necessario praticare sport per dimagrire (anche se l’attività fisica è caldamente raccomandata per digerire bene, sgonfiarsi e  stare in salute). Infatti, se il malessere intestinale è provocato da comportamenti alimentari, è opportuno aggiustare la dieta quotidiana. Sarà il caso di ridurre o ridistribuire il consumo dei cibi che producono gas e regolarizzando le abitudini di vita scorrette. Uno tra i consigli pratici di salute per controllare l’eccessiva produzione di gas enterici e contrastare gonfiore e meteorismo è promuovere la digestione: evitiamo quindi che gli alimenti rimangano troppo a lungo nel tratto gastrointestinale. Per questa ragione è importante:

  • Fare pasti meno abbondanti e più frequenti, ripartendo l’apporto alimentare quotidiano in 5 piccoli pasti;
  • Mangiare lentamente, a bocca chiusa, favorendo il lavoro degli enzimi digestivi della saliva;
  • Masticare il cibo accuratamente, agevolandone la scomposizione da parte degli enzimi salivari;
  • Ridurre il consumo di cibi molto grassi, più difficili da digerire;
  • Regolare l’assunzione di alimenti Fodmap. Sono alcuni carboidrati presenti soprattutto in verdura, frutta, cereali e legumi. Essi subiscono un processo fermentativo da parte della flora intestinale, anche se è pur vero che la tollerabilità verso questi cibi è del tutto soggettiva, e molte persone non hanno alcun problema. Si tratta comunque di alimenti indispensabili e alla base della dieta mediterranea, che non dovrebbero essere eliminati a priori dal proprio regime alimentare.

Per osservare con attenzione la propria reazione all’assunzione di determinati cibi, il medico o il nutrizionista potrebbe suggerire di tenere un diario alimentare per un certo periodo. Ciò può essere utile per annotare ciò che mangiamo e l’insorgenza di eventuali sintomi fastidiosi, segnando quali cibi provochino reazioni evidenti.

In alcune evenienze si potrebbe seguire una dieta di esclusione, che prevede la sospensione temporanea di quei cibi che ci provocano maggiore fastidio, per poi reinserirli con gradualità in un secondo momento. Questo regime alimentare deve essere suggerito, pianificato e controllato da uno specialista, mai fare per conto nostro: rischieremmo carenze nutrizionali.

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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