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DDL Concorrenza: norme che realmente tutelano i consumatori?

lentepubblica.it • 9 Aprile 2015

concorrenza“Rimuovere ostacoli all’apertura dei mercati, promuovere la concorrenza e garantire la tutela dei consumatori”, questi gli intenti dichiarati del Disegno di Legge sulla Concorrenza. Peccato che il testo, così come è oggi, non sia nemmeno lontanamente sufficiente a realizzare uno di questi principi.

 

“Si tratta solo di fumo negli occhi. In realtà molte norme contenute nel decreto non solo non comportano alcun vantaggio per i cittadini, ma rappresentano dei veri e propri regali alle solite, potenti, lobbies, a tutto danno dei consumatori e dei loro interessi.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.

 

È inaccettabile che un Ministro della Repubblica si faccia scrivere un disegno di legge dalle imprese. E leggendo il testo appare chiaro ed evidente come non possa essere andata diversamente:

 

1. Rc auto

 

– vengono promessi sconti a chi installa sul proprio veicolo la scatola nera… ottimo, peccato che l’installazione è a carico dei cittadini!

 

– per quanto riguarda i danni biologici numerose sentenze di Cassazione hanno ribadito che occorre fare riferimento alle Tabelle del Tribunale di Milano (già basse per i danni): ora con il Disegno di Legge si vogliono dimezzare tali parametri, cassando così equi risarcimenti consolidati dal diritto sul danno alla salute.

 

– paradossali, poi, le disposizioni relative al reperimento di testimoni in caso di incidente: secondo il provvedimento andrebbero individuati nel momento stesso dell’incidente. Sfidiamo qualunque automobilista o passeggero ferito a fermare i testimoni mentre viene portato d’urgenza con l’ambulanza.

 

2. Telefonia

 

– si torna pericolosamente a parlare di penali: non ci interessa nessuna delle smentite fatte dal Governo, è indispensabile cancellare categoricamente l’insopportabile termine “penale”. La quantificazione di tali penali, per di più, è definita in maniera generica e pericolosa.

 

3. Energia

 

– non ha alcun senso parlare di liberalizzazione. La liberalizzazione del mercato già esiste, peccato che non funziona. I risultati ottenuti finora sono scadenti ed estremamente deludenti. Obbligare i cittadini a passare al mercato libero significa lasciarli in preda ad una giungla di imbrogli, truffe, raggiri, tariffe più care. In pratica significa solo fare un enorme regalo alle imprese che operano in maniera estremamente scorretta.

 

4. Notai

 

– con le nuove disposizioni si intende regalare a banchieri ed assicuratori l’intera filiera di compravendite, vendite e donazioni di immobili ad uso non abitativo di valore non superiore a 100.000 Euro, che potranno essere redatti dagli avvocati e dagli studi legali delle banche. L’enorme criticità di questa norma è che il notaio è un pubblico ufficiale, tenuto a dare le dovute garanzie ed effettuare i doverosi controlli di legittimità dietro ai contratti di compravendita. Un vero e proprio regalo a banche ed assicurazioni, a danno dei cittadini e della legalità, lasciando così campo libero a truffe, operazioni poco trasparenti e criminalità organizzata.

Fonte: Federconsumatori
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