Concorsi Pubblici e Covid-19: ecco una panoramica relativa alle informazioni più utili che candidati ed amministrazioni devono necessariamente conoscere.
Sono da poco consentite nuovamente le prove selettive dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni.
In previsione di questo è giusto che i candidati (e i soggetti organizzatori) conoscano quali siano le procedure da seguire.
Ne parliamo in maniera approfondita qui di seguito.
Per una guida completa a Cosa fa punteggio nei concorsi pubblici potete consultare il nostro approfondimento.
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Concorsi Pubblici OSS: come funzionano? Quali regole?
A causa dell’emergenza Coronavirus, infatti, oltre alle misure igienico sanitarie da adottare per l’organizzazione dei concorsi, sono previste specifiche indicazioni in merito ai requisiti delle aree concorsuali, ai requisiti dimensionali delle aule concorso (organizzazione dell’accesso, seduta e dell’uscita dei candidati) e per lo svolgimento della prova.
A stabilire le nuove regole è l’’articolo 1, comma 10, lettera z), del Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 gennaio 2021.
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Online il protocollo per lo svolgimento dei Concorsi Pubblici.
Dopo un periodo di sospensione delle prove concorsuali, ed uno di aperture soltanto ad alcune categorie (vedi il Concorso Docenti di Ottobre/Novembre o le varie procedure rimaste aperte nel settore sanitario) i Concorsi Pubblici hanno ripreso ad essere operativi a partire dal 15 Febbraio 2021.
La partecipazione dei candidati massima è ridotta a trenta unità per ogni sessione o sede di prova (art. 1, comma 10, lett. z) del DPCM 14 gennaio 2021).
Considerando che la partecipazione dei candidati alle procedure concorsuali non può essere limitata su base territoriale ed in vista della necessità di contenere in ogni caso i movimenti delle persone tra le regioni, le amministrazioni, limitano ad un massimo di due sessioni giornaliere, non consecutive ma separate temporalmente del tempo necessario al completo deflusso dei candidati.
Qui di seguito le indicazioni per i candidati e per gli organizzatori.
In primo luogo i candidati dovranno tassativamente rispettare le seguenti prescrizioni:
Deve essere inoltre esibita un’apposita autodichiarazione, da prodursi ai sensi degli artt. 46 e 47 del DPR 445/2000.
Tutti i candidati devono essere preventivamente informati delle misure adottate a mezzo PEC e/o mediante apposita comunicazione mediante il portale dell’amministrazione organizzatrice.
Gli operatori di vigilanza e addetti all’organizzazione e all’identificazione dei candidati nonché i componenti delle commissioni esaminatrici devono essere muniti di facciali filtranti FFP2/FFP3 privi di valvola di espirazione. Non si ritiene necessario l’utilizzo dei guanti per il personale addetto alla identificazione dei candidati, bensì una frequente ed accurata igienizzazione delle mani.
La temperatura corporea va rilevata al momento dell’accesso del candidato nell’area concorsuale, mediante termoscanner (totem/stazione di misurazione). Solo in caso di impossibilità all’utilizzo del termoscanner, la temperatura corporea potrà essere rilevata con termometri manuali che permettano la misurazione automatica.
I flussi e i percorsi di accesso e movimento nell’area concorsuale vanno organizzati e regolamentati in modalità a senso unico, anche mediante apposita cartellonistica orizzontale e verticale di carattere prescrittivo, informativo e direzionale. I percorsi di entrata e uscita devono essere separati e correttamente identificati.
Nell’area concorsuale e nelle aule concorso devono essere collocate a vista:
I luoghi per lo svolgimento dei concorsi dovranno avere un’elevata flessibilità logistica e disporre delle seguenti caratteristiche:
Come detto sopra, le amministrazioni limitano inderogabilmente la partecipazione dei candidati a trenta unità per ogni sessione o sede di prova.
Le amministrazioni garantiscono il rispetto del “criterio di distanza” di almeno 1 metro, aumentato di un altro metro nell’aula concorso, tra i candidati e tra i candidati e il personale dell’organizzazione/vigilanza e le commissioni esaminatrici in ogni fase della procedura concorsuale.
Le aule concorso devono essere dotate di postazioni operative costituite da scrittoio e sedia posizionate a una distanza, in tutte le direzioni, di almeno 2 metri l’una dall’altra, di modo che ad ogni candidato venga garantita un’area di 4 mq.
Per le prove svolte in formato tradizionale, sullo scrittoio sarà disponibile una penna monouso. Per le prove svolte in formato digitale, sullo scrittoio sarà resa disponibile una postazione informatica.
Deve essere vietato ogni spostamento, anche minimo, degli elementi della postazione. Conseguentemente, le aule devono essere sufficientemente ampie in modo da garantire una collocazione dei candidati nel rispetto del limite numerico di 30 presenze indicato dal DPCM 14 gennaio 2021.
La disposizione dei candidati dovrà rispettare il criterio della fila (contrassegnata da lettera o numero) lungo un asse preventivamente prescelto.
Per l’intera durata della prova i candidati devono obbligatoriamente mantenere la mascherina chirurgica. Deve essere vietato il consumo di alimenti a eccezione delle bevande, di cui i candidati potranno munirsi preventivamente.
Per le prove svolte in formato tradizionale:
Durante le prove gli addetti al controllo dovranno sempre:
Ricordiamo infine che il Dipartimento della Funzione Pubblica ha adottato il Protocollo di svolgimento dei concorsi pubblici di cui all’articolo 1, comma 10, lettera z), del Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 gennaio 2021.
Il protocollo, validato dal Comitato tecnico scientifico, fornisce alle amministrazioni pubbliche le indicazioni volte alla prevenzione e protezione dal rischio di contagio da COVID – 19 nell’organizzazione e la gestione delle prove di concorso, come prescritto dall’ultimo Dpcm.
Maggiori informazioni a questo link.
Chiudiamo questo approfondimento con un videocommento del Dottor Simone Chiarelli, dirigente di Pubblica Amministrazione Locale ed esperto in questioni giuridiche di diritto amministrativo nei settori degli appalti, SUAP, e disciplina generale degli Enti locali.