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Consulenti finanziari indipendenti: in che cosa consiste il loro lavoro?

lentepubblica.it • 20 Marzo 2018

Consulenti finanziariChi sono i consulenti finanziari indipendenti?


Oh tempora oh mores, dicevano i latini! Espressione calzante all’attuale situazione economico-finanziaria del nostro Paese che spinge i risparmiatori stanchi della mala fides degli intermediari finanziari a rivolgersi a quelli che potrebbero sembrare a primo impatto dei meri “azzeccagarbugli”.

I  consulenti finanziari indipendenti valutano la conoscenza del cliente in tema di prodotti finanziari, le finalità di investimento e la propensione al rischio.

È chiaro che se il consulente è indipendente i prodotti che potranno essere sottoposti all’attenzione del risparmiatore saranno i più vari, mentre un agente di banca o di una rete finanziaria potrà fornire una proposta dei soli prodotti commercializzati dall’ente per cui lavora.

Da qui la denominazione di consulente finanziario indipendente (talvolta detto anche autonomo) per indicare che lo svolgimento della sua attività avviene in modo slegato, indipendente, appunto, dalle Banche o dalle reti di vendita per cui lavorano ad esempio i promotori finanziari.

 

 

 

A chi rivolgersi per farsi consigliare sugli investimenti?

Spiccano essenzialmente quattro categorie:

  1. Il dipendente di una banca
  2. Il promotore finanziario che lavora per conto di una rete di vendita
  3. L’agente assicurativo
  4. Il consulente finanziario indipendente

I primi tre soggetti non sono sempre in grado di essere super partes, requisito fondamentale per coloro che svolgono questi tipi di attività. A dimostrazione di ciò sono innumerevoli le situazioni di c.d. risparmio tradito che potremmo citare, basti pensare ai casi passati di vendita dei bond Cirio o Parmalat e a quelli più recenti delle banche popolari venete che hanno consigliato ai propri clienti di investire sulle loro azioni e obbligazioni subordinate poi azzerate.

 

 

Perché rivolgersi al consulente finanziario indipendente?

La risposta è semplice ed immediata, il consulente autonomo:

  1. viene pagato direttamente dal cliente;
  2. offre consigli personalizzati alle esigenze dell’investitore valutando un’ampia gamma di prodotti.

Gli altri soggetti su citati non sono pagati direttamente dal cliente ma dalla banca o dall’agenzia per cui lavorano, ciò importa la conseguenza che spesso potranno essere spinti ad atteggiamenti opportunistici di promozione dei pacchetti venduti, in quanto, il loro guadagno è in parte fisso, in parte determinato dalla tipologia e dalla quantità di prodotti finanziari che i loro clienti comprano.

 

 

Esiste una normativa di regolamentazione dell’attività di consulenza finanziaria indipendente?

Seppur con ritardo rispetto al resto d’Europa l’Italia ha provveduto ad uniformarsi alle norme previste per la regolamentazione della materia.

La direttiva dell’Unione Europea MIFD richiede a tali soggetti di agire in modo onesto, equo e professionale. Il consulente deve fornire informazioni in modo chiaro e completo e consigliare il risparmiatore ad investire in modo adeguato alla sua situazione economica. Si richiede inoltre l’apposita iscrizione all’albo professionale.

Per qualsiasi altra informazione utile sul mondo finanziario, consultate il sito di consulenti finanziari indipendenti esperti.

 

Fonte: Redazione lentepubblica
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