Contributo a fondo perduto 2020: ecco la guida della CGIA Mestre, in vista della scadenza per le domande che si avvicina.
La breve guida della CGIA Mestre fa il paio con quella dell’Agenzia delle Entrate emanata in precedenza.
Il contributo a fondo perduto è previsto dall’articolo 25 del decreto rilancio. Esso consiste in una somma di denaro della quale può usufruire una vasta platea di beneficiari, senza alcun obbligo di restituzione.
Il contributo spetta ai titolari di partita iva, che esercitano attività d’impresa e di lavoro autonomo o che sono titolari di reddito agrario, ed è commisurato alla diminuzione di fatturato subito a causa dell’emergenza epidemiologica.
Sulla base dei dati dichiarati nell’istanza dal soggetto che richiede il contributo, l’Agenzia delle entrate eroga la somma di denaro mediante bonifico sul conto corrente intestato al richiedente.
Conseguimento, nell’anno 2019, di un ammontare di ricavi o compensi non superiore a 5 milioni di euro.
Per ottenere l’erogazione del contributo a fondo perduto è inoltre necessario che sia presente almeno uno tra i seguenti requisiti:
Il contributo a fondo perduto non spetta nei seguenti casi:
L’ammontare del contributo è determinato applicando una diversa percentuale alla differenza tra l’importo del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e l’analogo importo del mese di aprile 2019.
Le percentuali previste sono le seguenti:
Il contributo è comunque riconosciuto per un importo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.
L’istanza deve contenere, il codice fiscale del soggetto che richiede il contributo e l’iban del conto corrente su cui accreditare la somma.
L’iban del conto corrente su cui accreditare la somma deve essere intestato o cointestato al soggetto che richiede il contributo.
Le istanze per il contributo a fondo perduto possono essere predisposte e inviate all’Agenzia delle entrate a partire dal giorno 15 giugno 2020 e non oltre il giorno 13 agosto 2020.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it