Nel caso in azienda alcuni soggetti sviluppino sintomi di infezione respiratoria o febbre e poi si riscontri che questi soggetti siano positivi al Covid-19 cosa occorre fare?
La ripresa dei contagi da Covid-19, legata anche all’aumento dei test effettuati, ripropone il problema di ciò che deve fare l’azienda in caso di presenza di lavoratori sintomatici, positivi o che abbiano avuto un contratto stretto con persone positive.
Ecco alcune indicazioni utili sulle procedure da seguire.
Allo stato attuale valgono ancora a regime le indicazioni contenute nella circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute.
In primo luogo l’azienda deve avvertire immediatamente le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il Covid-19 forniti dalla Regione o dal Ministero della Salute.
L’azienda inoltre deve collaborare per la definizione degli eventuali “contatti stretti”.
Nel caso di presenza di una persona con COVID-19 all’interno dei locali aziendali, si procede alla pulizia e sanificazione dell’area secondo le disposizioni della circolare del Ministero della Salute e alla ventilazione dei locali.
Si deve inoltre garantire la pulizia a fine turno e la sanificazione periodica di tastiere, schermi touch, mouse, con adeguati detergenti, sia negli uffici, che nei reparti produttivi.
Le sanzioni sono varie, vanno:
Sanzioni che raddoppiano in caso di reiterata violazione, quindi chiusura attività fino a 60 giorni e sanzioni fino a 6.000 euro.
Infine si prevedono anche conseguenze civili e penali in materia di salute e sicurezza sul lavoro, laddove si accerti che il datore di lavoro: