Partite IVA in azienda in regime di mono-committenza: al via i controlli e l’applicazione dei parametri per la presunzione di lavoro parasubordinato, con obbligo di assunzione per il datore di lavoro.
Conto alla rovescia per l’avvio dei nuovi controlli sulle false Partite IVA: dal 1° gennaio 2015 entra nel vivo la Riforma del Lavoro Fornero (Legge n. 92/2012) in quanto gli ispettori potranno far valere gli indici di presunzione di collaborazione coordinata e continuativa (lavoro parasubordinato), che indicano la genuinità o meno della Partita IVA aperta dal lavoratore. I controlli si concentreranno su datori di lavoro e aziende che ricorrono a Partite IVA svolgendo attività in regime di mono-committenza. Si tratta di misure introdotte volte a contrastare le consulenze fittizie in azienda e i contratti di collaborazione che in realtà mascherano rapporti di lavoro subordinato.
Presunzione di collaborazione
Secondo quanto disposto dalla Riforma Fornero, la prestazione lavorativa resa da persona titolare di Partita IVA si presume come collaborazione coordinata e continuativa quando siano verificabili almeno due delle seguenti condizioni:
Finora la verifica di presunzione era inapplicabile, poiché era necessario un arco temporale di almeno due anni, mentre dal 2015 i controlli potranno prendere il via. Ricordiamo che il Ministero del Lavoro, con un interpello, ha chiarito che i Professionisti iscritti ad Albo possono svolgere il lavoro in forma autonoma senza essere considerati “falsa Partita IVA”, senza che ricorrano i presupposti della presunzione di lavoro parasubordinato.
Nel caso in cui vengano verificati almeno due dei precedenti presupposti il datore dovrà obbligatoriamente assumere il lavoratore.
FONTE: PMI (www.pmi.it)
AUTORE: Francesca Vinciarelli
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