All’interno del Decreto Lavoro 2023, emanato lo scorso 1° maggio, ci sono alcune novità molto interessanti che coinvolgono anche la nostra busta paga: ecco tutti i dettagli.
Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Lavoro, tutto è finalmente chiaro sugli effetti che avrà il taglio al cuneo fiscale sulle retribuzioni dei lavoratori.
Ricordiamo infatti che questo decreto-legge introduce misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro, ma delinea anche delle regole che agevolano i benefici stipendiali e contributivi per i lavoratori.
L’obiettivo del Governo è quello di dare un segnale tangibile in busta paga e aiutare i lavoratori a sostenere i costi dell’inflazione.
Ad avallare gli aumenti degli stupendi in busta paga per i lavoratori sarà, come abbiamo anticipato, il taglio al cuneo fiscale: questo taglio sarà incrementato di ben 6 o 7 punti percentuali in base al reddito percepito dal lavoratore.
Si tratta dunque di un incremento di 4 punti percentuali rispetto a quanto già stabilito dalla Legge di Bilancio 2023.
In estrema sintesi:
Nello specifico:
Ma, percentuali a parte, quanto varrà a livello economico questo nuovo calcolo del cuneo fiscale?
In breve l’aumento in busta paga da luglio a dicembre 2023, secondo un’elaborazione dati pubblicata dal Sole24Ore potrebbe essere il seguente:
Unica componente che non verrà toccata da questo incemento al taglio del cuneo fiscale sarà la tredicesima, esclusa da questo computo.
Purtroppo però non si tratta, come era prevedibile, di un taglio al cuneo a lunghissimo termine: le buste paga dei dipendenti infatti cambieranno solo temporaneamente, per un arco di 5 mesi nel periodo che va da luglio a dicembre 2023.
Eventuali proroghe, probabilmente, saranno disposte a fine anno nella nuova manovra. Oppure no.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it