Le spese veterinarie possono essere molto costose, soprattutto in caso di operazioni e interventi. Vediamo come funziona la detrazione delle spese veterinarie.
La detrazione delle spese veterinarie può essere un modo per ridurre il costo del veterinario.
Le spese veterinarie sono spesso necessarie per poter curare e, a volte, salvare la vita ai nostri animali domestici. Purtroppo, spesso sono molto costose e non tutti i padroni riescono a coprirle interamente, mettendo a rischio la vita dei loro amici a quattro zampe.
Fortunatamente ci sono alcuni modi per poter ridurre le spese veterinarie, tra cui inserirle nel Modello 730, per poterle detrarre dalle tasse.
Vediamo, quindi, come funziona la detrazione delle spese veterinarie e cosa comprende.
Le spese veterinarie possono essere molto esose, soprattutto per quanto riguarda i medicinali, gli interventi e la degenza dei nostri amici a quattro zampe. Fortunatamente, alcune spese veterinarie possono essere detraibili, così da poter ridurre il conto dal veterinario, spesso molto salato.
Le spese veterinarie detraibili sono tutte quelle spese mediche sostenute per la cura degli animali legalmente detenuti, a scopo di compagnia o per pratica sportiva.
Tra le spese detraibili troviamo:
Tra le spese non detraibili troviamo le spese sostenute per l’acquisto di mangimi speciali per gli animali domestici, anche nel caso siano prescritti dal medico veterinario, poiché non sono considerati farmaci.
Non sono detraibili neanche le spese relative alla cura di animali allevati o detenuti nell’ambito di attività agricole o (ovviamente) utilizzati per attività illecite.
Bisogna, però, prestare attenzione: il proprietario dovrà possedere una regolare documentazione relativa al proprio animale domestico. In caso contrario, l’importo sarà ripreso a tassazione e il contribuente rischierà una sanzione amministrativa pecuniaria per indebita detrazione e una sanzione amministrativa per la mancata regolarizzazione del possesso dell’animale, la cui identificazione è obbligatoria.
Le spese veterinarie che rientrano nella categoria appena citata possono essere portate in detrazione fiscale mediante modello 730/2021. Sono detraibili le somme che superano il valore della franchigia, nella misura del 19%.
L’importo massimo, per la detrazione delle spese veterinarie, è di 550 euro; il limite è stato alzato nel 2021 con la Legge di Bilancio 2021, poiché, nel 2020, il limite era di 387,34 euro.
Le spese possono essere portate in detrazione fiscale e il calcolo deve essere fatto sulla parte di spesa che supera i 129,11 euro, ovvero il valore della franchigia. Nel modello 730/2021 devono essere indicate nella sezione I, riga da E8 a E10, indicandole come “Altre spese”.
Per la parte di spesa che supera il valore della franchigia, può essere richiesta la detrazione IRPEF del 19% (il valore relativo alla franchigia rimane a carico del proprietario).
Ma la detrazione è riservata solamente se il pagamento delle spese veterinarie viene fatto con:
Quindi parliamo, in generale, di metodi di pagamento tracciabili.
Facciamo qualche esempio relativo alla detrazione delle spese veterinarie.
Se la spesa è inferiore a 129,11 euro, non si ha diritto alla detrazione fiscale per le spese veterinarie.
Nel caso la spesa superi i 129,11 euro, ma sia inferiore ai 550 euro, la detrazione sarà uguale al 19% e verrà calcolata sulla quota che eccede la franchigia. Se le spese veterinarie superano i 500 euro, il contribuente avrà diritto ad una detrazione di 80 euro, grazie all’aumento del limite di spesa di 550 euro annui.
una legge da cani!