Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto con le nuove misure anti-covid per la quarantena scolastica e sulla durata del green pass. Ecco le novità.
Si è svolta infatti a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei Ministri. All’interno di questo ultimo CdM è stato anche approvato il Decreto recante “Misure urgenti in materia di certificazioni verdi COVID-19 e per lo svolgimento delle attività nell’ambito del sistema educativo, scolastico e formativo“.
“I provvedimenti di oggi vanno nella direzione di una ancora maggiore riapertura del Paese“, ha detto il premier Mario Draghi, aprendo il Consiglio dei ministri sulle nuove misure anti Covid. “Oggi ci occupiamo della scuola in presenza, che è da sempre la priorità di questo governo. Veniamo incontro alle esigenze delle famiglie, che trovano il regime attuale delle quarantene troppo complicato e restrittivo“.
Al termine i Ministri dell’Istruzione Bianchi e della Salute Speranza hanno illustrato in conferenza stampa i provvedimenti per la frequenza scolastica e il green pass.
Come anticipato il decreto con le nuove norme anti-Covid riguarda la scuola, lo stop alle restrizioni per i vaccinati in zona rossa e la durata del Green pass.
In particolare, si modificano le regole per la gestione della crisi pandemica in ambito scolastico e per i visitatori stranieri in Italia.
Nelle scuole per l’infanzia
Nella scuola primaria
Nella scuola secondaria di primo e secondo grado
Le certificazioni verdi COVID-19 rilasciate dopo la terza dose hanno efficacia senza necessità di nuove vaccinazioni. Al regime di chi si è sottoposto alla terza dose è equiparato chi ha contratto il COVID ed è guarito dopo il completamento del ciclo vaccinale primario.
A coloro che provengono da uno Stato estero e sono in possesso di un certificato di avvenuta guarigione o avvenuta vaccinazione con un vaccino autorizzato o riconosciuto come equivalente in Italia, nel caso in cui siano trascorsi più di sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale o dalla guarigione, è consentito l’accesso ai servizi e alle attività per i quali è previsto il Green Pass Rafforzato previa effettuazione di un test antigenico rapido (validità 48 ore) o molecolare (validità 72 ore). Ciò vale anche per coloro che hanno effettuato vaccinazioni con vaccini non autorizzati o non riconosciuti come equivalenti in Italia, sempre previa effettuazione di un tampone.
Sono eliminate le restrizioni previste nelle zone rosse per coloro che sono in possesso del Green Pass Rafforzato.
“Prolunghiamo la vigenza del green pass dopo il booster: oggi è di 6 mesi . La valutazione del governo è di non porre limiti al green pass per chi ha il booster“. Quindi si va verso una durata illimitata per chi ha il booster.
Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri.
“Se una regione finisce in zona rossa, le limitazioni connesse non riguarderanno le persone vaccinate” ha precisato il ministro della salute.
Per la scuola il nuovo modello può prevedere anche il tampone fai da te.
Sullo smart working invece restano vigenti i provvedimenti attuali, nessuna modifica dal Cdm.
“Stiamo marciando verso una nuova normalità con tutta la cautela che ci deve essere perché il virus c’è ancora ed è significativamente presente, sia nelle scuole che nelle nostre vite“. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, durante la conferenza stampa dopo il consiglio dei ministri a Palazzo Chigi.
“Introdurre l’opportunità per i vaccinati di restare a scuola e non per i non vaccinati non è assolutamente un tentativo di discriminazione da parte del governo. E’ invece una indicazione di marcia per il riconoscimento di quelle famiglie che hanno fatto questa scelta“.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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