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Ecco i primi numeri degli incentivi di Smart & Start Italia

lentepubblica.it • 10 Marzo 2015

Una dotazione di circa 200 milioni di euro per finanziare programmi di spesa tra 100 mila e 1,5 milioni di euro, sotto forma di mutuo agevolato a tasso zero, alle start-up innovative di tutto il territorio nazionale. Sono questi i numeri di Smart&Start Italia, l’incentivo promosso dal ministero dello Sviluppo economico e gestito da Invitalia che ha preso ufficialmente il via lo scorso 16 febbraio e che è stato presentato oggi a Palermo, presso la sede di Confindustria Sicilia.

Priorità nella selezione è data alla qualità dei progetti presentati: il grado di innovatività e di sostenibilità economico-finanziaria dell’iniziativa, la capacità imprenditoriale e la capacità di rendere evidente il vantaggio competitivo del progetto. La copertura sarà pari al 70% delle spese ammissibili ma potrà arrivare fino all’80% (per un massimo di 1,2 milioni di euro), se la startup è costituita da giovani o donne, o nel caso in cui abbia tra i soci un “cervello di ritorno”, ovvero un dottore di ricerca che rientra dall’estero.

Un’attenzione particolare è per le imprese con sede nel Sud Italia (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia) e nell’area del terremoto aquilano, che potranno beneficiare di un ulteriore contributo a fondo perduto pari al 20% del finanziamento. All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, Simona Vicari, sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico, Bernardo Mattarella, responsabile Incentivi e Innovazione di Invitalia e Giorgio Cappello, presidente della Piccola Industria di Confindustria Sicilia.

“Stanziando 200 milioni di euro abbiamo deciso di firmare un vero e proprio assegno in bianco per le eccellenze italiane che presentino progetti di qualità nei settori dell’innovazione, della ricerca e della tecnologia. Con un occhio particolare alle regioni del sud e alle terre dell’Aquilano, ai giovani e alle donne abbiamo ulteriormente agevolato quei settori che hanno particolarmente risentito della crisi e che spesso rinunciavano a presentare progetti innovativi per mancanza di fondi o di agevolazioni.  I dati delle start-up della Sicilia, 131 su 3348, un numero sopra le attese, mi fan ben sperare. E’ un investimento sul futuro che, sono sicura, darà a breve i suoi frutti” ha dichiarato il Sottosegretario Vicari.

 

 

 

FONTE: Agen Parl – Agenzia Parlamentare per l’Informazione Politica ed Economica

AUTORE: Diego Amicucci

 

 

 

sociali, startup

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