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Elezioni comunali 2023 in Sardegna e Sicilia: ecco cosa sapere

lentepubblica.it • 24 Maggio 2023

Elezioni comunali 2023 Sardegna e SiciliaIl 28 e il 29 maggio si svolgeranno le elezioni comunali 2023 in Sardegna e Sicilia: ecco tutto quello che c’è da sapere sul voto.


Elezioni comunali 2023 Sardegna e Sicilia: nella maggior parte dei Comuni italiani, le elezioni si sono svolte il 14 e il 15 maggio scorsi.
In Sicilia e in Sardegna, invece, si svolgeranno il 28 e il 29 maggio, in concomitanza coi ballottaggi degli altri Comuni.

Vediamo allora tutto quello che c’è da sapere sulle elezioni comunali 2023 in Sardegna e Sicilia.

Elezioni comunali 2023 Sardegna e Sicilia: quando e dove si vota

In Sardegna e in Sicilia si voterà domenica 28 maggio, dalle ore 7 alle ore 23 e lunedì 29 maggio, dalle ore 7 alle ore 15.
I Comuni siciliani interessati dal voto saranno in tutto 128, di cui 15 con più di 15mila abitanti e saranno:

  • Licata;
  • Aci Sant’Antonio;
  • Acireale;
  • Belpasso;
  • Biancavilla;
  • Catania;
  • Gravina di Catania;
  • Mascalucia;
  • Piazza Armerina;
  • Comiso;
  • Modica;
  • Ragusa;
  • Carlentini;
  • Siracusa;
  • Trapani.

In Sardegna, invece, la tornata elettorale sarà più contenuta e i Comuni chiamati alle urne saranno solo 39. Di questi, solo due superano i 15mila abitanti e sono Assemini e Iglesias.

Elezioni comunali 2023 Sardegna e SiciliaElezioni comunali 2023 Sardegna e Sicilia: come si voterà

A seconda della densità della popolazione, si voterà in due maniere differenti.

Come si vota nei Comuni con più di 15mila abitanti

Nei Comuni con più di 15mila abitanti, si avrà un sistema elettorale maggioritario. Se al primo turno, nessun candidato riuscirà ad ottenere la maggioranza assoluta dei voti (quindi il 50% +1), andranno al ballottaggio i due candidati che hanno preso più preferenze.

Al ballottaggio, invece, vincerà il candidato che riceverà più voti. Gli eventuali ballottaggi sono stati fissati per domenica 11 giugno e lunedì 12 giugno.

Inoltre, nei Comuni con più di 15mila abitanti, si potrà esercitare il voto disgiunto: gli elettori potranno votare un candidato sindaco, insieme ad una lista a cui non collegato.

Il Consiglio Comunale sarà rinnovato in occasione dell’elezione del nuovo sindaco e i seggi saranno ripartiti secondo le regole del modello proporzionale: il 60% dei posti saranno attribuiti alle liste che appoggiano il candidato vincitore, mentre il restante 40% sarà suddiviso tra le altre liste, in maniera proporzionale, rispetto ai voti ricevuti.

Come si vota nei Comuni con meno di 15mila abitanti

Nei Comuni più piccoli non si seguirà il sistema maggioritario, ma si svolgerà tutto in un unico turno.
Vincerà il candidato che riceverà più preferenze, con elezione diretta. Si potrà andare al ballottaggio solamente se i candidati riceveranno lo stesso identico numero di voti.

Non è previsto, inoltre, il voto disgiunto.
Per quanto riguarda il Consiglio Comunale, due terzi dei seggi disponibili andranno alla lista del vincitore, mentre il restante terzo si spartirà in maniera proporzionale tra le altre liste.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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