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Fascismo, proposta per vietare commemorazione Marcia su Roma

lentepubblica.it • 6 Settembre 2017

marcia su romaLa marcia su Roma, organizzata da Forza Nuova per il prossimo 28 ottobre, deve essere vietata? La proposta arriva dal deputato Pippo Civati.


 

“La marcia su Roma organizzata dai nazifascisti di Forza Nuova per il prossimo 28 ottobre, non a caso, non può svolgersi, a meno che non si accetti, nel disinteresse complice e nella inammissibile equidistanza delle istituzioni preposte alla tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico, di violare la Costituzione, la legge Scelba e la legge Mancino”. Lo dicono il deputato e segretario di Possibile, Pippo Civati, e il parlamentare dello stesso partito, Andrea Maestri.

 

Poi, osservano: “La XII disposizione finale, non transitoria, della Costituzione vieta la riorganizzazione ‘sotto qualsiasi forma’ del disciolto partito fascista: Fn è il partito fascista contemporaneo per i contenuti della piattaforma ‘politica’ e per i metodi. La legge Scelba specifica che si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista. Sembra la fotografia di Forza Nuova”.

 

Infine: “Chiediamo al ministro dell’Interno, anche attraverso Prefettura e Questura di Roma, di vietare la marcia e di avviare la procedura di scioglimento di Forza Nuova o, in altre parole, di assicurare il rispetto della Costituzione e delle leggi della Repubblica. Le istituzioni non devono rispondere con timidezza all’onda neofascista. Confidiamo che il pugno duro, usato impropriamente contro i richiedenti asilo per interposta milizia libica, sia usato dal ministro anche per contrastare il fascismo montante in Italia”.

Fonte: Agenzia DIRE (www.dire.it)
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