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Fornitori delle PA: come stanno reagendo alla Fatture Elettroniche?

lentepubblica.it • 30 Giugno 2015

formato elettronicoL’altra faccia della medaglia della fatturazione elettronica è rappresentata dal versante Imprese: dopo l’analisi di quello che stanno facendo le pubbliche amministrazioni l’obiettivo è fornire un quadro di come le imprese stanno affrontando questo grande cambiamento.

 

Il 3 febbraio 2014 è stato avviato un servizio di supporto alla fatturazione elettronica da parte del Mistero dell’Economia e delle Finanze nell’ambito del Programma di Razionalizzazione degli Acquisti della PA gestito tramite la Consip.

 

Si tratta di un servizio gratuito destinato esclusivamente alle piccole e medie imprese (conformemente a quanto previsto dall’art.4, DM 55/2013, nell’ambito delle “Misure di supporto per le piccole e medie imprese”) che operano attraverso l’utilizzo della piattaforma di eProcurement, accessibile dal sito www.acquistinretepa.it., sul Mercato elettronico della Pubblica amministrazione (MePA).

 

Attraverso questo servizio le imprese possono generare, trasmettere e conservare, nel formato previsto dal Sistema di interscambio gestito dall’Agenzia delle Entrate, le fatture elettroniche relative alle transazioni concluse sul MePA, ma anche riguardanti altre operazioni.

 

Il servizio si configura come elemento di supporto operativo per accompagnare le Piccole e Medie Imprese nell’assolvimento degli obblighi di legge in tema di fatturazione elettronica e si inserisce nel quadro di una più ampia azione orientata alla digitalizzazione di tutte le fasi di esecuzione degli appalti pubblici.

 

Rapporto AGID MEPA

 

Fig. 1.1 – PMI registrate al MEPA (clicca sull’immagine per ingrandire)

 

Dal mese di giugno 2014 il numero di PMI che hanno aderito al servizio del MePA risulta in costante crescita, con dei picchi di nuove adesioni raggiunti nei mesi successivi alle scadenze previste per l’entrata in vigore della fatturazione elettronica oltre che nel mese di ottobre 2014. Nel complesso, al
31 maggio 2015 sono più di 16.000 le imprese aderenti.

 

Rapporto AGID MEPA 2

Fig. 1.2 – PMI registrate al MEPA per Regione

 

Lo spaccato regionale evidenzia che circa il 30% delle imprese registrate al servizio è localizzato in tre regioni: Lazio, Lombardia, Veneto e Piemonte con adesioni in costante crescita.

 

Il servizio del MePA risulta essere molto utilizzato dalle imprese, oltre 14.000 delle imprese registrate risultano infatti attive al servizio (cioè con un utilizzo quotidiano), come visibile nel grafico seguente:

 

Rapporto AGID MEPA 3

Fig. 1.3 – PMI attive sul sistema del MEPA

 

Il trend di imprese attive risulta sostanzialmente proporzionale a quello delle imprese registrate, con picchi di utilizzo sostanzialmente corrispondenti ai picchi di registrazioni; analogamente, le regioni con maggior numero di imprese attive sono quelle con il maggior numero di imprese registrate.

 

Rapporto AGID MEPA 4

Fig. 1.4 – Casistiche di operatività delle Imprese aderenti al servizio del MEPA (clicca sull’immagine per ingrandire)

 

Più in dettaglio, al 31 maggio 2015 solo il 14% delle imprese registrate non ha ancora inviato fatture attraverso il servizio (1% in meno rispetto al mese di aprile), il 14% delle imprese ha inviato una sola fattura e più del 70% ha inviato più di una fattura.

 

Nel complesso, dal 6 giugno al 31 maggio 2015 il numero totale di fatture inviate dalle PMI attraverso il servizio è di 248.847, con un trend che negli ultimi mesi è cresciuto progressivamente fino a raggiungere un picco di oltre 43.000 fatture inviate dalle imprese nel mese di maggio (oltre 8.000 in più rispetto al mese di marzo).

 

Rapporto AGID MEPA 5

Fig. 1.5 – MEPA, numero di fatture gestite dal sistema, trend mensile (clicca sull’immagine per ingrandire)

 

Il trend ha subito un rallentamento in corrispondenza dei mesi estivi e durante le festività natalizie, per poi riprendere con una grande crescita nei mesi successivi. Per quanto riguarda l’incidenza delle fatture scartate, in quanto contenenti errori formali effettuati in fase di inserimento dei dati da parte delle imprese emittenti (es. codici fiscali e partite iva errati, codici destinatari non validi o non attivi, file firmati con riferimento temporale non coerente), si osserva una graduale riduzione tra giugno e dicembre 2014 (dal 40% fino al 4%) ed un nuovo incremento nei primi mesi del 2015 fino a raggiungere l’11% nel mese di maggio.

 

Il 22 ottobre 2014 è stato messo a disposizione delle piccole e medie imprese dal Sistema Camerale in collaborazione con l’Agenzia per l’Italia Digitale ed Unioncamere un nuovo servizio di fatturazione elettronica. L’iniziativa rientra nell’ambito delle misure a supporto delle PMI, come previsto dal Decreto Ministeriale del 3 aprile 2013 numero 55, e vuole agevolare il rispetto dell’obbligo normativo e garantire alle imprese in un’unica soluzione la compilazione, la corretta trasmissione attraverso il Sistema di Interscambio, il monitoraggio e la conservazione a norma di un limitato numero di fatture nell’arco dell’anno; il servizio consente infatti la gestione completa della FatturaPA (compilazione, invio, firma digitale, conservazione). Il numero di fatture elettroniche che le imprese possono gestire gratuitamente grazie al nuovo servizio ammonta a 24 fatture annue.

 

Il numero di PMI che hanno aderito al servizio dal suo avvio risulta in costante crescita, con un deciso incremento negli ultimi due mesi. Nel complesso, al 31 maggio 2015 sono circa 27.000 le imprese registrate: nel solo mese di maggio ben 7.000 imprese si sono registrate al servizio.

 

Il 23% (6.228) delle imprese registrate è rappresentato dalle imprese di “Commercio all’ingrosso e al dettaglio e di riparazione di autoveicoli e motocicli”, seguite dalle imprese di “Costruzioni” (21%, 5.742) e dalle imprese di “attività manifatturiere” (13%, 3.542).

 

Lo spaccato regionale evidenzia che la Lombardia è la regione con il maggior numero di adesioni al servizio, seguita da Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Puglia e Piemonte; nel complesso, oltre il 45% delle imprese registrate al servizio è localizzato in queste sei regioni. Interessante sottolineare che nell’ultimo mese si sono registrate al servizio quasi 1.000 imprese della Lombardia e oltre 600 imprese del Veneto e dell’Emilia-Romagna.

 

Nel corso dell’ultimo mese si riscontra una diminuzione della percentuale di società di capitale registrate (dal 35% al 33%) a vantaggio delle società imprese individuali (dal 33% al 35%), più capillari sul territorio e meno strutturate tecnologicamente. Infine solo lo 0,4% delle imprese aderenti al servizio offerto dal Sistema delle Camere di Commercio ha forma consortile mentre il 5% è rappresentato dalle cooperative.

 

Il livello di utilizzo del servizio al 31 maggio 2015 risultano discreti, con una media di oltre 2,5 fatture inviate per ognuna delle imprese registrate. Nel complesso il 63% delle imprese che hanno aderito al servizio ha registrato almeno una fattura: il 32% delle imprese ha registrato più di una e meno di dieci fatture, il 29% una sola fattura mentre solo il 2% più di dieci fatture. Sono 47 le imprese che hanno già raggiunto il limite massimo delle 24 fatture inseribili a sistema.

 

Rispetto alla fotografia del 30 aprile è possibile notare che nell’ultimo mese è notevolmente diminuita la percentuale delle imprese che non ha registrato nessuna fattura, passando dal 50% al 37%.

 

Il numero totale di fatture elettroniche gestite dal servizio è pari a 72.503: la rappresentazione settimanale evidenzia un progressivo incremento delle fatture registrate a sistema negli ultimi mesi del 2014 fino al sopraggiungere delle festività natalizie. A partire dal 2015 è possibile notare un progressivo aumento delle fatture registrate con un notevole incremento in corrispondenza del mese di aprile, primo mese di esercizio della fatturazione elettronica per tutte le pubbliche amministrazioni.

 

Lo spaccato regionale mostra che dal mese di ottobre le imprese di Lombardia, Puglia e Veneto sono quelle più attive sul sistema. Nel solo mese di maggio, le fatture registrate nel sistema dalle imprese della Lombardia sono state oltre 3.500 seguite da quelle dell’Emilia-Romagna e del Veneto che hanno registrato rispettivamente quasi 2.500 fatture. Considerando invece il rapporto tra numero di fatture e numero di imprese registrate, primeggiano Sicilia, Sardegna, Puglia, Campania e Lazio con una media di oltre 3 fatture inserite per impresa.

 

Infine, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) ha messo a disposizione degli Ordini Territoriali e di tutti gli iscritti all’Ordine un servizio che consente di gestire automaticamente e gratuitamente il processo di fatturazione elettronica. Tramite questo servizio, gli iscritti possono creare, controllare, firmare digitalmente, inviare, monitorare e conservare le parcelle/fatture secondo quanto previsto dalla normativa vigente. Al 31 maggio, si sono iscritti al servizio 6.255 professionisti, di cui oltre l’80% ha inviato almeno una fattura tramite il portale.

 

Dal dettaglio regionale è possibile notare che le regioni in cui sono attivi (cioè che hanno inviato almeno una fattura elettronica tramite il servizio) più professionisti sono Campania, Lombardia e Sicilia, regioni in cui oltre il 10% dei professionisti regionali risulta iscritto al servizio. Nella Provincia Autonoma di Bolzano e nella Valle d’Aosta non risultano ancora professionisti iscritti al servizio. Al 31 maggio, sono state inviate attraverso il servizio oltre 25.000 fatture, di queste solo il 10% sono state scartate dal Sistema d’Interscambio e non sono, quindi, arrivate a destinazione.

 

Lo spaccato regionale evidenzia che la Lombardia è la regione che ha inviato più fatture tramite il servizio, con quasi 4.000 fatture inviate, seguita da Campania con circa 3.000, e Sicilia con oltre 2.500 file fattura.

 

Fonte: AGID - Agenzia per l'Italia Digitale
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