Una denuncia, che poi era solo una condivisione sui social di un post di una associzione. E ora Giuseppe Evangelista, dipendente del Policlinico Umberto I di Roma, rischia il licenziamento.
La notizia, di queste ore, è partita dai social e ora sta montando, complice anche la decisione del Consiglio di Disciplina di convocarlo: “C’è il rischio di licenziamento- ha raccontato Evangelista all’agenzia Dire- perché sono recidivo”. Tutto nasce il 3 aprile, quando il senatore Pd Matteo Richetti viene portato all’Umberto I in codice rosso, dopo essere stato investito da un’auto Ncc in via del Tritone.
Durante il ‘passaggio’ al Pronto soccorso dell’ospedale romano, il senatore Pd avrebbe ricevuto un trattamento privilegiato: “Diffondiamo questa testimonianza su un grave episodio accaduto al Policlino Umberto I di Roma- si legge nel post del Coordinamento cittadino sanità- emblematico del modo di gestire la Sanità Pubblica. Da una parte il triste calvario quotidiano a cui ogni cittadino ammalato è costretto a sottoporsi nella speranza di ricevere cure. Dall’altra le corsie preferenziali garantite a politici cui, magari senza nemmeno averne bisogno, vengono risparmiate le file al pronto soccorso e garantiti ricoveri in reparti di emergenza”.
Questo post è stato condiviso da Evangelista, da quì l’intervento del Policlinico Umberto I: è stato convocato dal Consiglio di Disciplina il 20 maggio prossimo “per aver danneggiato l’immagine dell’Azienda Policlinico”.
Racconta Evangelista: “Ho condiviso un post del Coordinamento nel quale veniva riportata la vicenda del senatore Pd che in poco più di due ore dal suo ingresso in Pronto Soccorso è stato ricoverato in Rianimazione, per essere dimesso il giorno dopo- ha detto- mentre nella famigerata ‘piazzetta’ del Pronto soccorso i pazienti gravi stazionavano da giorni senza trovare uno straccio di posto letto in chirurgia generale”.
A complicare la posizione del dipendente è il fatto di essersi trovato già in una situazione simile: “Visto che sono recidivo, la contestazione fa capire che stavolta è molto probabile il licenziamento”.
L’illustre paziente, ha detto ancora il dipendente del Policlinico, “tempo due ore in cui è stato sottoposto ad ogni controllo, è stato subito portato in sala rossa nonostante stesse bene. Infatti il giorno dopo è stato dimesso. Abbiamo visto venire tutti, dal direttore del Policlinico a quello del Dea, poi D’Amato, Madia e Martina. Non aveva niente di particolare, ma è stato ricoverato in rianimazione. In contemporanea, c’erano diversi pazienti in attesa con patologie serie”.
Per Giuseppe Evangelista “Richetti di questa situazione si è forse reso conto fino ad un certo punto”.
E già in passato Evangelista racconta di aver vissuto una situazione simile: “Circa 2-3 anni fa- racconta- era una domenica mattina. Arriva l’ex direttore generale dell’Umberto I con una gamba rotta. Fu una vicenda fuori dal normale: nonostante il giorno, arrivarono l’equipe della sala operatoria con tanto di anestesista. La sensazione generale è che ci sia disparità, un servilismo politico”.
A dicembre 2018 intanto Evangelista ha terminato di scontare una precedente sanzione “e per darmela ci hanno messo 4-5 mesi. Questa volta, però, si devono sbrigare visto che l’1 agosto io vado in pensione…”.
Qui sotto la lettera del Policinico Umberto I.
Fonte: Agenzia DIRE (www.dire.it)
L’episodio, stante al resoconto offerto è l’ennesima dimostrazione che il passo fra sudditi e cittadini è ancora lungi dall’essere compiuto, lo scandalo, a mio avviso, è l’altro, ovvero la situazione dei Pronto Soccorso in genere in tutta l’Italia perché è un problema che ormai ha diversi anni e non solo non migliora, ma sembra stia peggiorando.