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Imposta di Soggiorno 2022: gli affitti brevi trainano gli incassi

Bellitto Simone • 19 Luglio 2022

imposta-di-soggiorno-2022-affitti-brevi-incassiGli incassi dell’imposta di soggiorno sono in gran crescita nel 2022: parte del merito sembra essere degli affitti brevi. Scopriamone di più.


Ricordiamo che l’imposta di soggiorno, detta anche tassa di soggiorno, in Italia, è un’imposta di carattere locale applicata a carico delle persone che alloggiano nelle strutture ricettive di territori classificati come località turistica o città d’arte.

Per l’anno in corso il decreto del 29 aprile 2022 del MEF, in Gazzetta Ufficiale n.110 del 12 maggio, ha approvato il modello di dichiarazione e le relative istruzioni per gli effetti dell’imposta di soggiorno disciplinata dall’art. 4 del d.lgs. 23/2011 laddove istituita, con deliberazione consiliare, dai comuni capoluogo di provincia, dalle unioni di comuni nonché dai comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d’arte.

Maggiori informazioni sono disponibili in questo articolo.

Imposta di Soggiorno 2022: gli affitti brevi trainano gli incassi

Una delle grandi novità arrivate quest’anno riguarda l’aumento degli incassi del balzello grazie anche agli affitti brevi.

Per “locazioni brevi” si intendono quei contratti di affitto di durata non superiore a 30 giorni, stipulati da persone fisiche, anche online.

Questo incremento era stato in qualche modo previsto grazie al fatto che, da quest’anno, anche Airbnb dal 2022 raccoglie la tassa di soggiorno in tutta Italia, incrementando la quota degli affitti brevi all’interno del gettito della tassa.

Una mossa che, assieme alla rinascita del turismo dopo il periodo della pandemia, ha contribuito positivamente a una minore presenza delle “locazioni in nero”.

Gli incassi degli Enti Locali, dopo il crollo del 2020, l’anno scorso sono tornati a salire insieme alla ripresa del turismo, anche se sono rimaste ben al di sotto dei livelli precedenti alla pandemia.

Sono comunque segnali positivi per la ripresa del settore ed anche per la riscossione territoriale, che man mano sta sempre più “emergendo” e rientrando nei canali della piena legalità.

Le scadenze per l’imposta di soggiorno nel 2022

Ricordiamo che turisti e viaggiatori che soggiornano nelle principali città italiane vedranno addebitarsi da 1 a 5 euro a persona per ogni giorno di pernottamento, da corrispondere in contanti o con carta di credito direttamente al gestore della struttura alberghiera previo rilascio di ricevuta o fattura in cui la tassa di soggiorno sia indicata come “operazione fuori campo Iva”.

L’imposta di soggiorno raccolta dalle strutture nel 2020 e nel 2021 dovrà essere comunicata all’Agenzia delle Entrate.

Il decreto Semplificazioni ha fortunatamente spostato la scadenza iniziale dal 30 giugno al 30 settembre prossimo, dando maggior tempo a chi deve adempiere.

La dichiarazione deve essere presentata cumulativamente ed esclusivamente mediante il sistema telematico dell’Agenzia delle Entrate entro il 30 settembre  2022 e, limitatamente all’anno d’imposta 2020, deve essere presentata unitamente alla dichiarazione relativa all’anno d’imposta 2021.

La disposizione prevede anche che per l’omessa o infedele presentazione della dichiarazione da parte del responsabile si applica la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma dal 100 al 200 per cento dell’importo dovuto.

Strumenti che supportano i Comuni nella gestione, contabilizzazione e accertamento della tassa

Ricordiamo che esistono strumenti per aiutare i Comuni come TravelTax, realizzato dalla Società Golem Net, software house  specializzata in soluzioni dedicate alle PA.

Si tratta di una piattaforma software che risponde alle esigenze delle Amministrazioni comunali per la gestione, contabilizzazione e accertamento della Tassa di soggiorno.

Si tratta di uno strumento intuitivo e completo che agevola l’interazione tra struttura ricettiva e Comune, semplificando gli adempimenti legati alla Tassa di Soggiorno, permettendo all’Ente di avere un controllo completo sui flussi turistici e un monitoraggio puntuale sui versamenti ricevuti.

Un unico strumento, intuitivo e completo per tutti gli attori di questo processo:

  • La Direzione Turismo dell’Ente;
  • il SUAP;
  • il Nucleo di Controllo dei Vigili Urbani;
  • l’ufficio Ragioneria dell’ente locale;
  • la struttura ricettiva.

Ogni soggetto si registrerà alla piattaforma e potrà comunicare/ricevere info da ogni ufficio preposto.

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In precedenza una pratica avviata con il SUAP doveva poi essere trasmessa agli uffici turistici, ai vigili urbani ed anche alla ragioneria per i dovuti controlli on-site e la riscossione dell’imposta.

I tempi e la “sicurezza” nella trasmissione erano poco rassicuranti.

Anche la struttura ricettiva, in caso di informazioni, di trasmissione di dati o di richieste, doveva inviare numerose mail a diversi uffici.

Ad ogni passaggio corrispondeva un diverso modulo, una diversa richiesta, una diversa tempistica: alimentando a dismisura il carico amministrativo per gli uffici e il tempo da impiegare per portare a termine la consegna per l’albergatore.

Adesso tutto questo labirinto è stato eliminato.

latassadisoggiorno.it è un unico portale web che consente di armonizzare tutte le informazioni sia dal lato dell’Ente sia dal lato della struttura ricettiva.

Meno evasione fiscale

Sono anche facilitati i controlli anti-evasione: adesso evadere il fisco sarà infatti molto più complicato.

I dati delle strutture, infatti, vengono assimilati dalla piattaforma TravelTax ed inseriti all’interno del sistema, per mettere in evidenza le posizioni che non dovessero risultare coerenti con la normativa vigente.

Così si attua una comunicazione circolare tra l’Ufficio Turismo, il nucleo dei Vigili Urbani e gli uffici del SUAP.

Una dimostrazione evidente come regolarizzare la propria posizione a livello fiscale è possibile, senza troppe difficoltà.

Sistema utilizzabile anche con altre piattaforme in convenzione con il Comune

Un altro punto a favore di questa piattaforma è l’estrema versatilità del suo sistema.

In aggiunta l’applicativo, attraverso la gestione differenziata dei pernottamenti venduti, consente la riconciliazione puntuale tra i versamenti provenienti dalle piattaforme on line convenzionate con il Comune (come ad esempio AirBnb) e i soggiorni registrati all’interno delle procedure gestite da TravelTax.

Solitamente infatti, queste piattaforme riscuotono automaticamente alcune tasse di soggiorno: grazie alla riconciliazione puntuale si verificherà in maniera assolutamente corretta l’allineamento tra la situazione contabile ipotetica e quella reale per l’Ente.

Un sistema di alert utile ed efficace

Infine questo software permette all’Ente di predisporre comunicazioni da inviare singolarmente o massivamente alle strutture ricettive.

Le comunicazioni sono di tre tipi:

  • Newsletter
  • Alert via Mail
  • Alert via SMS.

Si potrà così agevolmente informare in tempo reale i soggetti interessati su eventi, scadenze (comprese mancate dichiarazioni o pagamenti in pendenza) e persino aggiornarli sulle ultime novità normative.

Per tutte le restanti informazioni su TravelTax e per ricevere una Brochure potete consultare questa pagina.

 

Fonte: articolo di Simone Bellitto
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