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Come influisce l’inflazione sull’Anticipo del TFS

lentepubblica.it • 11 Maggio 2023

inflazione anticipo tfsQuanto può influire l’inflazione sull’anticipo del TFS? Vediamo insieme cosa succede con l’aumento dei tassi.


L’Anticipo TFS è un prestito pensato per i dipendenti pubblici e statali che hanno raggiunto la pensione.
Solitamente, occorre aspettare molto tempo per l’ottenimento dell’importo del TFS dall’Inps, arrivando ad un’attesa di quasi due-tre anni.

Per ottenere subito liquidità, quindi, è possibile usufruire dell’Anticipo del TFS, previsto dall’art. 23 del 4/2019.

Il finanziamento viene stipulato sotto forma di Prestito Personale e, come tutti i finanziamenti, è soggetto alla variazione dei tassi che, nell’ultimo periodo, sono arrivati alle stelle.

Ma quanto influisce l’inflazione sull’Anticipo del TFS? Vediamolo insieme.

Inflazione: quanto pesa sull’Anticipo del TFS

L’inflazione ha colpito gli italiani trasversalmente nell’ultimo periodo, erodendo il potere d’acquisto e influenzando anche i tassi d’interesse.
Non sono solo i mutui a risentirne, ma anche i dipendenti pubblici in attesa del Trattamento di fine servizio (TFS).

Nell’ultimo anno, i tempi si sono ancora più dilatati, col rischio che un dipendente della PA, a fine carriera, debba aspettare anni per ricevere l’intero importo maturato.
Ma il problema non sta solo nelle tempistiche, ma anche nell’importo, questo perché è fortemente influenzato dall’inflazione.

Per sapere quanto spetta di TFS, occorre calcolare l’80% della retribuzione contributiva annua utile lorda (compresa la tredicesima mensilità) e moltiplicarla per il numero di anni di servizio. Il risultato va poi moltiplicato per 13 e diviso per 12.

Fino ad un anno fa, i lavoratori statali pagavano l’1% di interessi, al momento dell’Anticipo del TFS. Ad oggi, invece, con l’aumento dell’inflazione, i dipendenti statali rischiano di dover sostenere interessi fino al 5%.

Conviene richiedere subito l’Anticipo del TFS?

All’inizio del 2022, il rendistato era a quota 0,78% e attorno al 2% per le scadenze più lunghe. Ad oggi, invece, per le scadenze brevi, la percentuale si è alzata a più del 3%, mentre per quelle più lunghe si supera il 4%.

Gli statali, quindi, per l’Anticipo del TFS rischiano di pagare circa il 5% degli interessi.
Gli esperti sono concordi nel dire che la crisi durerà a lungo e l’inflazione potrebbe peggiorare, portando ad un rincaro dei prezzi, dei mutui e dei tassi.

Per questo motivo, è consigliabile ottenere, in tempi brevi, una liquidità che possa dare una tranquillità economica alle famiglie, sia per gli investimenti e sia per le spese quotidiane, come la spesa alimentare, le bollette e la benzina.

Per farlo, TFSTurbo consiglia di scegliere l’Anticipo del TFS Agevolato, poiché garantito dallo Stato e perché si avvale del fondo di garanzia dello Stato. Rispetto a quello ordinario, l’Anticipo del TFS Agevolato offre maggiori tutele e garanzie.

In questo modo, il dipendente riceverà i primi 45’000 euro di TFS a tasso agevolato e la restante parte a tasso ordinario, senza lasciare nulla all’Inps.
TFSTurbo ti aiuterà a valutare la situazione e a guidarti nelle operazioni.

Per avere tutte le informazioni, clicca qui e scopri come richiedere l’Anticipo del TFS.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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