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Arriva l’ipotesi di proroga dello smart working fino alla fine del 2023

lentepubblica.it • 6 Giugno 2023

Ipotesi proroga smart working fine 2023Dal 30 giugno, scadrà il diritto allo smart working, ma arriva l’ipotesi di proroga fino alla fine del 2023: ecco cosa sappiamo.


Ipotesi proroga smart working fine 2023: fino a poche settimane fa, si parlava della fine del diritto al lavoro agile per i lavoratori fragili (sia nel settore privato che in quello pubblico) e per i lavoratori con figli under 14 (solo nel privato).

Infatti, il diritto allo smart working doveva terminare il prossimo 30 giugno, passando alla regolazione del lavoro agile tramite accordi individuali tra aziende e lavoratori.

Spunta, però, l’ipotesi di una proroga fino alla fine del 2023.

Ecco cosa sappiamo.

Ipotesi proroga smart working fine 2023: tutti i dettagli

La proposta di una proroga del diritto allo smart working, fino alla fine del 2023, arriva da diversi partiti: Movimento Cinque Stelle, Partito Democratico e Verdi.

I partiti avevano presentato un emendamento al decreto legge Lavoro, approvato lo scorso primo maggio. Si attende, in commissione, la discussione sugli emendamenti, attesa in Aula a Palazzo Madama, dal 13 al 15 giugno.

Il diritto allo smart working per i lavoratori fragili e quelli con figli under 14 era stato introdotto nel decreto legge Milleproroghe.

Ipotesi proroga smart working fine 2023: i dati del lavoro agile

Lo smart working era stato introdotto, durante il periodo della pandemia di Covid-19, per dare continuità al lavoro. Ma è rimasto come pratica comune, per andare incontro alle esigenze del lavoratore e bilanciare al meglio le ore di lavoro e quelle di vita privata.

Dopo il rientro dell’emergenza Covid, il numero di lavoratori in smart working è calato. Ma si tratta di una modalità ancora presente per il 14,9% del totale dei lavoratori, ovvero 3,6 milioni.
Se non ci sarà la proroga, i lavoratori fragili e quelli con figli under 14 dovranno tornare in presenza, a meno che non siano stati fatti accordi individuali con le aziende.

Come spiegato da Orfeo Mazzella, senatore del Movimento Cinque Stelle, tra i promotori della proposta:

“Auspichiamo che tutti gli altri gruppi parlamentari, tanto di maggioranza quanto di opposizione, vogliano appoggiarlo. Malgrado l’Oms abbia dichiarato la fine dell’emergenza sanitaria della pandemia Covid, dobbiamo necessariamente continuare a tutelare i più deboli”.

Anche dalla maggioranza arrivano segnali che potrebbero portare ad una proroga dello smart working, in questo caso fino al 30 settembre, per i lavoratori fragili pubblici e privati, con la proposta a prima firma di Elena Murelli della Lega.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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