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Distretto Turistico delle Miniere: nuovi itinerari per valorizzare bacini minerari

lentepubblica.it • 17 Novembre 2015

Statua di Leonardo Sciascia.Elena La Spina-2Sfruttare i bacini minerari non più come un tempo come giacimenti da estrazione, ma come luoghi antropologici, siti di attrazione turistica. Questo lo scopo principale del Distretto Turistico delle Miniere… senza doversi recare quindi in Francia che ha creato veri e propri percorsi turistici nel Passo di Calais ad esempio, alla volta della riscoperta degli originali paesaggi dei cumuli delle miniere e dei vecchi pozzi d’estrazione del carbone diventati ora, luoghi di passeggiate o in cui praticare sport o dove si può sciare.

 

D’altro canto si sa che buona parte delle miniere francesi, anche al confine con il Lussemburgo, già dal Novecento è stata per generazioni, luogo di richiamo d’immigrati italiani: prima i friulani e gli umbri, e a seguire siciliani, campani e sardi.

 

Ma le miniere francesi votate maggiormente all’estrazione di carbone, chiuse nel 2004, sono solo una piccola realtà rispetto all’offerta dell’entroterra siciliano che, nel triangolo che interessa le province di Caltanissetta, Enna e Agrigento ha centinaia di miniere, prevalentemente di zolfo (ma alche salgemma e sale potassico) e che per questo motivo la Sicilia è stata per lungo tempo, la massima zona di produzione a livello mondiale. Dai geologici, l’area compresa a cavallo delle tre città, è nota come “altopiano gessoso-sofifero”.

 

 

 

GRAZIE AL PORTALE WEB E LA PIATTAFORMA PERSONALIZZATA DI BOOKING

 

Arte, letteratura, storia, gastronomia. Grazie al portale web www.distrettoturisticodelleminiere.it (che sarà online nelle prossime settimane) sarà possibile rivivere tutto questo. Sarà possibile prenotare un viaggio e andare a visitare ad esempio, il cimitero dei “carusi” (che ricorda la strage dei giovani che il 12 novembre 1881 morirono nella miniera di Gessolungo). Tema ispiratore del testo della canzone “La zolfara” di Michele Straniero portata al successo nel 1959 da Ornella Vanoni.

 

Nel portale web www.distrettoturisticodelleminiere.it – ricorda Tarcisio Sberna, pres. del Distretto Turistico delle Miniere – ogni testo, spiegazione e suggerimento d’itinerari, è leggibile nelle 5 lingue di riferimento (italiano, inglese, tedesco, francese e russo) e si grazie alla sezione personalizzata di booking, ancora in fase di completamento, si potrà prenotare il suggestivo e unico viaggio lungo il sentiero dell’immenso patrimonio minerario siciliano che vanta centinaia di siti”.

 

Portale Distretto Miniere

 

 

 

ARTE-LETTERATURA: BINOMIO INDISSOLUBILE

 

L’essere stata per oltre due secoli una delle attività più dure e altrettanto più diffuse nella Sicilia, ha fatto della zolfara uno degli argomenti più toccati da scrittori, romanzieri, poeticantastorie. Creando un binomio indissolubile “arte e letteratura”, che ha fatto conoscere la Sicilia oltre lo Stretto, attraverso le parole di Pirandello, Sciascia. Ma non solo.

 

Uno dei poeti maggiormente toccanti ed espressivi è senz’altro Alessio Di Giovanni, nativo di Cianciana uno dei centri zolfiferi dell’agrigentino, che nei suoi “Sunetti di la surf ara”, in lingua siciliana, ha espresso il tormento e la disperazione dei lavoratori delle miniere, ridotti in condizioni di semi schiavitù.

 

La Racalmuto-Regalpetra di Leonardo Sciascia, terra di zolfare e zolfatari, risuona nella sua produzione letteraria ne “Le parrocchie di Regalpetra”.

 

Luigi Pirandello poi, la cui famiglia gestiva delle zolfare, ha attinto moltissimo all’invadenza delle miniere. Ciò che definisce “la Cace, la zolfara grande” è infatti presente nel suo celebre romanzo “I vecchi e i giovani” concluso nel 1913 e nella sua raccolta “Novelle per un anno” (Il fumo e Ciàula scopre la luna) scrisse del duro lavoro soprattutto minorile nelle zolfare. Il tema ricorrente dello zolfo quindi, che s’interseca nella sua produzione letteraria come motivo ispiratore di parecchie novelle nelle quali è presente il mondo che gravita attorno alla zolfara.

 

 

 

I SOCI DEL DISTRETTO

 

Si ricordano che gli enti e i Comuni soci del Distretto: Capofila la Camera di Commercio di Caltanissetta, la Provincia regionale di Caltanissetta, i Comuni di Agrigento e Caltanissetta, ed ancora Acquaviva Platani, Aragona, Butera, Campofranco, Casteltermini, Cattolica Eraclea, Cianciana, Delia, Favara, Marianopoli, Milena, Montedoro, Monteallegro, Mussomeli, Porto Empedocle, Racalmuto, Ravanusa, Realmonte, Riesi, San Cataldo, Serradifalco, Siculiana, Sommatino, Sutera, Villalba, Villarosa.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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