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Legge di Bilancio 2019, sanità: più fondi per ridurre le liste d’attesa

lentepubblica.it • 3 Dicembre 2018

legge-bilancio-2019-sanitaUn emendamento dei relatori alla legge di Bilancio 2019 prevede per il settore sanità un aumento dei fondi per ridurre le liste d’attesa.


Sono ancora in corso i lavori per la Legge di Bilancio 2019. Giorni caldi e ricchi di novità: nel settore sanità, arrivano più fondi per ridurre le liste d’attesa.

 

La manovra presentata stanziava 50 milioni di euro per ciascuno dei tre anni 2019, 2020 e 2021.

 

Un emendamento dei relatori alla Legge di Bilancio modifica il testo e si passerà a 150 milioni per il 2019, 100 milioni per il 2020 e 100 milioni per il 2021, un totale quindi di 350 milioni di euro.

 

Le risorse per coprire la misura arriveranno da una riduzione del Fondo per gli investimenti delle amministrazioni centrali, previsto all’articolo 15 della manovra.

 

La legge statale determina annualmente il fabbisogno sanitario, ossia il livello complessivo delle risorse del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) al cui finanziamento concorre lo Stato.

 

Il fabbisogno sanitario nazionale standard è determinato, in coerenza con il quadro macroeconomico complessivo, nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica e degli obblighi assunti dall’Italia in sede comunitaria, coerentemente con il fabbisogno derivante dalla determinazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA).

 

Il nuovo Piano nazionale per la gestione delle liste d’attesa dovrà dare più certezze ai cittadini, incrementare la trasparenza e accelerare il processo di digitalizzazione in tutto il Paese.

 

Tra le novità contenute nella bozza della manovra ci sarebbe l’accesso a maggiori finanziamenti del fondo sanitario rispetto al 2018 (fissato a 114,43 miliardi nel 2019, cui si aggiungono altri 2 miliardi nel 2020 e altri 1,5 nel 2021) subordinato però all’approvazione del nuovo Patto per la Salute 2019-2021 da stilare entro fine gennaio.

 

Nel nuovo patto dovranno essere presenti misure in tema di programmazione e di miglioramento della qualità delle cure e dei servizi erogati e di efficientamento dei costi.

 

Il Patto della salute è un accordo sottoscritto dal Governo e dalle Regioni, di validità triennale, riguarda la spesa e la programmazione del Servizio Sanitario Nazionale.

 

Seguendo l’ultimo testo ufficiale bollinato, le misure dovranno riguardare:

 

  • la revisione del sistema di compartecipazione alla spesa sanitaria a carico degli assistiti al fine di promuovere maggiore equità nell’accesso alle cure,
  • il rispetto degli obblighi di programmazione a livello nazionale e regionale,
  • la valutazione dei fabbisogni del personale del SSN,
  • l’implementazione di infrastrutture e modelli organizzativi finalizzati alla realizzazione del sistema di interconnessione dei sistemi informativi del SSN,
  • la promozione della ricerca in ambito sanitario,
  • l’efficientamento e appropriato uso dei fattori produttivi,
  • la valutazione del fabbisogno di interventi infrastrutturali di ammodernamento tecnologico.

 

 

Al momento, per siglare un’intesa con l’Unione Europea ed evitare una procedura d’infrazione dalle conseguenze pesantissime, la manovra è in fase di revisione. I vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini devono dare il via libera ad una messa a punto di quota 100 e reddito di cittadinanza. Ciò permetterebbe di abbassare il deficit fino al 2%.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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