Taglio del cuneo fiscale sulle imprese nella Legge di Stabilità 2015, a prevederlo è l’aggiornamento del DEF: ecco il piano del Governo e le risorse stanziate.
Approvata da parte del Consiglio dei Ministri la nota di aggiornamento del DEF(Documento di Economia e Finanza) che aggiorna il quadro macroeconomico rispetto ai dati dello scorso aprile e fornisce indicazioni sulle tendenze e gli obiettivi di finanza pubblica. Tra questi troviamo anche il taglio del cuneo fiscale per le imprese e per i lavoratori dipendenti, misure che verranno inserite dal Governo nella prossima Legge di Stabilità, con la quale si stimano per il 2015:
Con riferimento alla Legge di Stabilità 2015, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha sottolineato che questa:
«Interverrà a favore delle famiglie meno abbienti e delle imprese» e che «il Governo agirà nel solco della riduzione delle imposte sulle persone fisiche e sulle imprese già adottata e delle recenti misure volte a stimolare gli investimenti privati e a facilitare l’accesso al credito per le piccole e medie imprese».
Per quanto riguarda il taglio delle tasse sulle imprese, questo dovrebbe ammontare a 2-3 miliardi di euro, puntando soprattutto sulla riduzione dei contributi sociali e forse anche su un intervento sull’IRAP. In tutto gli interventi previsti per la prossima Legge di Stabilità mettono in campo 12,5 miliardi di europer:
Le risorse per finanziare la manovra arriveranno da una ripresa più lenta del previsto, ovvero da un aggiustamento del deficit strutturale pari a circa un decimo di punto percentuale rispetto al 2014. :
«A partire dal 2016 riprende il ritmo dell’aggiustamento dello 0,5% per arrivare al pareggio nel 2017» ha spiegato Padoan.
La nota stampa di Palazzo Chigi chiarisce inoltre che:
«Il rallentamento del percorso di avvicinamento all’obiettivo di medio termine (MTO) – che verrà raggiunto nel 2017 – è compatibile con la flessibilità prevista dalle regole dell’Unione Europea, che contemplano la possibilità di deviazioni temporanee in presenza di riforme capaci di migliorare strutturalmente la competitività del Paese e qualora si verifichi la circostanza di un severo peggioramento dell’economia (art. 5 del Council regulation 1466/97 del 7 luglio 1997 e art. 3 e 6 della L. 243/2012).
Per garantire all’UE il rispetto dei vincoli europei, il Governo ha però inserito nell’aggiornamento del DEF una clausola di salvaguardia: un aumento IVA a partire dal 2016 se non si raggiungeranno gli obiettivi prefissati.
Ulteriori risorse potrebbero essere reperite, infine, dalla Spending Review, ovvero dai tagli alle spese dei Ministeri, delle Regioni e dei Comuni, nonché da una revisione delle detrazioni fiscali.
FONTE: PMI (www.pmi.it)
AUTORE: Francesca Vinciarelli
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