Gaetti alla Camera sull’uso dello spray al peperoncino: il sottosegretario all’Interno ha chiarito le limitazioni già applicate a questo strumento.
«Lo spray al peperoncino ha già dato prova di rappresentare un importante strumento di difesa per chi si trova in condizione di pericolo principalmente per le donne esposte a tentativi di aggressione e violenza».
Così il sottosegretario all’Interno, Luigi Gaetti, rispondendo in aula alla Camera a un’interrogazione sulle iniziative per disciplinare le modalità di vendita degli spray per l’autodifesa personale, anche in seguito ai casi scellerati manifestati l’anno scorso soprattutto da alcuni ragazzi in scuole e discoteche.
Gaetti ha ribadito che non è in discussione l’utilizzo del dispositivo, quanto piuttosto l’uso distorto che può essere fatto, soprattutto in particolari contesti, che sarà però perseguito dalle Forze dell’ordine.
Sulle limitazioni a questo strumento di autodifesa che già sono oggetto di disciplina nel nostro ordinamento, il sottosegretario ha ricordato che sono state individuate alcune caratteristiche tecniche come
Nel 2011 il Ministero dell’Interno ne ha liberalizzato l’acquisto, la detenzione e il porto, con il Decreto del 12 maggio 2011, n. 103, precisando che tale diritto è esteso a “qualsiasi strumento di autodifesa che nebulizzi un principio attivo naturale a base di Oleoresin capsicum contenuto nell’apposita bomboletta che non abbia attitudine a recare offesa alla persona“.
Ciò significa che lo spray al peperoncino può essere utilizzato soltanto per difesa personale: ogni altro utilizzo è considerato reato.