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Monitoraggio pluralismo politico: dati valutazione sulla vigilanza della comunicazione politica televisiva

lentepubblica.it • 19 Agosto 2014

Con la delibera n.243/10/CSP l’Autorità ha fissato i criteri per la vigilanza sul rispetto del pluralismo politico e istituzionale nei telegiornali diffusi dalle reti televisive nazionali. In particolare nell’art.2 ha stabilito che nel corso dei periodi non interessati da campagne elettorali o referendarie la valutazione del rispetto del pluralismo politico e istituzionale di ciascun telegiornale sottoposto a monitoraggio viene effettuata d’ufficio nell’arco di ciascun trimestre e che, avuto riguardo ai parametri sui quali si fonda la rilevazione, costituiti dal tempo di notizia, dal tempo di parola e dal tempo di antenna, nella valutazione del rispetto del pluralismo riveste peso prevalente il tempo di parola attribuito a ciascun soggetto politico o istituzionale.

Nel corso nelle campagne elettorali o referendarie, come definite dalla legge 22 febbraio 2000, n. 28, invece, la valutazione del rispetto del pluralismo politico e istituzionale dei telegiornali avviene secondo i criteri specifici che la Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi e l’Autorità, previa consultazione tra loro e ciascuna nell’ambito della propria competenza definiscono ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della citata legge n. 28/2000.

La lista dei soggetti politici (partiti, raggruppamenti e movimenti politici) è “aperta” e suscettibile di variazioni in quanto segue i cambiamenti dell’arena politica; ogni eventuale modifica e/o integrazione avviene solo quando i cambiamenti (nascita di nuovi gruppi, nascita di liste elettorali, diverse denominazioni o sigle, scissioni, etc.) sono pubblici e ufficiali.

Ai fini dell’attribuzione partitica dei singoli esponenti politici fa fede l’imputazione dell’emittente, previa verifica dei casi ritenuti dubbi.

I tempi relativi ai conduttori di programmi che sono anche esponenti politici non vengono computati.

Per la rilevazione dei tempi relativi ad esponenti politici con cariche istituzionali si adottano i seguenti criteri:

  • nel caso in cui l’esponente politico con cariche istituzionali interviene in qualità di rappresentante politico, il suo tempo viene attribuito al partito;
  • se l’esponente politico interviene in qualità della carica istituzionale che ricopre, il tempo è attribuito al soggetto istituzionale.

 

L’elenco delle istituzioni include i seguenti soggetti:

  • “Presidente della Repubblica”: tempi rilevati per il Presidente Giorgio Napolitano;
  • “Presidente del Consiglio”: tempi rilevati per Matteo Renzi;
  • “Presidente del Senato”: tempi rilevati per Pietro Grasso;
  • “Presidente della Camera”: tempi rilevati per Laura Boldrini;
  • “Governo”: tempi rilevati per i ministri e i sottosegretari;
  • “Unione Europea”: tempi rilevati per gli esponenti italiani ai vertici degli organismi dell’Unione Europea e per i membri italiani della commissione Europea.

 

Consulta il rapporto completo: Dati monitoraggio AGCOM

 

FONTE: AGCOM – Autorità garante per la Comunicazione

 

pluralismo politico

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