Con la delibera n.243/10/CSP l’Autorità ha fissato i criteri per la vigilanza sul rispetto del pluralismo politico e istituzionale nei telegiornali diffusi dalle reti televisive nazionali. In particolare nell’art.2 ha stabilito che nel corso dei periodi non interessati da campagne elettorali o referendarie la valutazione del rispetto del pluralismo politico e istituzionale di ciascun telegiornale sottoposto a monitoraggio viene effettuata d’ufficio nell’arco di ciascun trimestre e che, avuto riguardo ai parametri sui quali si fonda la rilevazione, costituiti dal tempo di notizia, dal tempo di parola e dal tempo di antenna, nella valutazione del rispetto del pluralismo riveste peso prevalente il tempo di parola attribuito a ciascun soggetto politico o istituzionale.
Nel corso nelle campagne elettorali o referendarie, come definite dalla legge 22 febbraio 2000, n. 28, invece, la valutazione del rispetto del pluralismo politico e istituzionale dei telegiornali avviene secondo i criteri specifici che la Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi e l’Autorità, previa consultazione tra loro e ciascuna nell’ambito della propria competenza definiscono ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della citata legge n. 28/2000.
La lista dei soggetti politici (partiti, raggruppamenti e movimenti politici) è “aperta” e suscettibile di variazioni in quanto segue i cambiamenti dell’arena politica; ogni eventuale modifica e/o integrazione avviene solo quando i cambiamenti (nascita di nuovi gruppi, nascita di liste elettorali, diverse denominazioni o sigle, scissioni, etc.) sono pubblici e ufficiali.
Ai fini dell’attribuzione partitica dei singoli esponenti politici fa fede l’imputazione dell’emittente, previa verifica dei casi ritenuti dubbi.
I tempi relativi ai conduttori di programmi che sono anche esponenti politici non vengono computati.
Per la rilevazione dei tempi relativi ad esponenti politici con cariche istituzionali si adottano i seguenti criteri:
L’elenco delle istituzioni include i seguenti soggetti:
Consulta il rapporto completo: Dati monitoraggio AGCOM
FONTE: AGCOM – Autorità garante per la Comunicazione
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